Uscita abusiva:-)
Stefano Olla , Alessandro Caredda , Antonello Angius e Giorgio Enne.
Rio Ollastu , S.Vito , Ballao. (CA)
Gennaio
2006
foto commentate da Stefano:
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Detto fatto:
come dicevo, chi c'e' c'e', chi non c'e' sta al calduccio.
Quanto e' vero!
In questa prima foto si vede Antonello, al centro della foto, che
cerca di carpire un po' di calore dalle manopole (riscaldate, nda)
del Dakar.
Ancora Antonello, i sensi intorpiditi dal freddo, punta il vostro
modesto fotografo.
Riesce in qualche modo ad evitarlo, cosicche' il predetto fotografo
scatta anche questa
:-)))
e questa
Passata la rassegna, raccolgo il gregge al pascolo piu' sopra (sullo
sfondo Rocca Arricelli)
Ci credereste? Un ingorgo in piena campagna, con tanto di
incolonnamento
e tamponamento. Qui le foto della perizia
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Se appoggi l'orecchio si sente il mare?
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Ah, la Perizia dei Polverosi!
Report
Report di Stefano: Il guado sul Riu Ollastu l'abbiamo passato tutti in scioltezzza,
mentre qualche titubanza inaspettata l'ho avuta nella salita a
seguire, fino a piantarmi in mezzo a un tornante (da cui il
tamponamento) e immediatamente dopo, scavando con la ruota
posteriore che non voleva saperne di liberarsi da un buco. Poche le
foto. L'Abusivo apriva il gruppo che procedeva compatto, quindi non
c'erano occasioni serie per scattare foto approfittando del ritardo
di chi sta in coda. Giorgioenne si guardava intanto i bivi piu'
interessanti inserendoli nella sua gia' fitta agenda.
Fin qui da S. Angelo a S. Vito.
La giornata e' proseguita alla ricerca del passaggio per la miniera
di Baccu Locci. Il primo tentativo e' stato infruttuoso. Passato il
villaggio (quattro-case-quattro) di Brecca, la strada si biforca: da
una parte una catena sbarrerebbe l'accesso; dall'altra una salita
sgarrupatissima dall'esito incerto. Da assoluto pusillanime, non mi
sento di proporre l'aggiramento dello sbarramento (il lucchetto e'
nuovo, ma sulla destra forse si poteva passare) e ordino, privilegi
dell'Abusivo Organizzatore, il dietrofront. Affrontiamo cosi' la
salita dal Cuile Casula. Sterratoni veloci e panoramici in ambiente
a tratti spettrale, a tratti grandioso. Un dedalo di strade dove la
traccia progettata con il GPS non coincide che in rari punti con
quella percorsa, ma abbastanza per permetterci di arrivare alla
miniera di Baccu Locci.
Mentre pranziamo, il sole va anch'esso in pausa e a sostituirlo
giunge la pioggia, mentre passiamo sotto il Monte Cardiga. Si arriva
a Perdasdefogu infreddoliti e desideriamo solo di bere qualcosa di
caldo. Finiamo in una bettola con il cesso alla turca e la tv a
palla con la partita del Cagliari a beneficio dei pochi Foghesi che
non possono permettersi di andare a caccia e l'abbonamento a Sky.
Ripartiamo, per fortuna all'asciutto. Alessandro ("con queste gomme
devo andare piano") sparisce come il Cavaliere Solitario verso il
sole che comincia a tramontare. Per me, mi diverto a guidare a passo
regolare cercando di non frenare mai, godendomi l'equilibrio del
Dakar su strada e il suo bel motore (un po' come la danza degli
ippopotami in Fantasia).
Come da programma, arrivati a Ballao, il freddo si fa sentire.
Alessandro sogna carrelli, io stringo con maschia veemenza le
manopole riscaldate e Giorgio guida con una mano sul manubrio e
l'altra sul radiatore. Antonello e' rassegnato.
Stefano
Abusivo
ps
menzione onerovele per Brunoxt che e' venuto a recarci il suo saluto
all'attacco della sterrata. Luisa, con femmminile buon senso,
scuoteva la testa nel vederci partire verso i monti. E alle 11
faceva ancora caldo (be' si', "caldo"... almeno c'era il sole).
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