Report
Alessandro Caredda:
Sono lieto di informare questo nobile consesso che non sono piu' finocchio.
Permango, peraltro, nello mio status di marrano.
:-))))))))))))))))))))))))))))))))))))
Urca, non pensavo di divertirmi cosi' tanto gia' alla seconda uscita!!!!!!!!
Credo che continuerete a vedermi..... ;-)
' \/..\/
((oo)) Oink!
Alessandro Caredda
Report Bruno Silvestri: ... "L'Ultimo Finocchio" ovvero Sergio.
Il caro amico Sergio che ancora
non ha passato la Mula del Finocchio.
Per quanto al sottoscritto (BrunoXT) "Cum gaudio magno annuntio vobis"
No seu caghinu! Obbilgato dallo Zio e forte delle nuove Metzler 6 Days
con piglio deciso, lanciatomi tra i viscidi sassi della temutissima
mula del finocchio, seppure con un po' di fatica e tanto sudore l'ho
passata!
Ergo: appuntamento al Gere-Bar alle ore 15.00, si radunano i polverosi
del sabato sera. Il Nonno, Lo Zio, Alessandro, Bruno, Massimo ecc. ecc.
sino a toccare quota 9. Un bel gruppetto. Il Nonno già armato di
supersegaccio mette sin da subito in guardia il drappello e promette
doppia razione di Poretti ai migliori segacciatori. I Polverosi meno
entusiasti all'idea della sfacchinata a suon di potature si defilano con
le più disparate argomentazioni, sino a quella (fatale per il Nonno) di
fargli notare che la Sua Corona è sgranata. (Per fortuna lo scettro lo
aveva sempre...) :):):).
Con stupore misto ad orrore guardiamo e vediamo che in effetti la
corona del DRZ del Nonno è quasi liscia, i denti... levigati! Pare gli
si siano consumati da casa a Geremeas. Si parte comunque con il Nonno
che per questa volta fa quasi il turista e non il condottiero, grado
questo che per l'occasione spetta all'altro prode e valoroso Polveroso,
ovvero lo Zio.
Una Monte Paulis Classic. Primo ricompattamento del drappello alla
Dispensa Snguinetti. Giù per il Fiume, questa volta lo si percorre in
senso opposto (più facile) visto che il gradino d'uscita risulta essere
in discesa. Poi verso la mula del Bramito anche questa percorsa a
ritroso. In tre ci fermiamo alla piazzola (fine salita del senso
abituale di marcia). I più arditi scendono e la risalgono. Poi tutti di
gran carriera alla Mula del Finocchio dove mi attende la sorpresa!
Senza mezzi termini e con fare pacioso lo zio mi (obbliga moralmente) a
passare il Rubicone. Sob! Un po' di sgomento e titubanza mi assalgono..
Ma l'adrenalina scatenatasi alla precedente uscita è ancora tutta li,
pronta a scatenarsi e poi restava ancora aperta la questione in sospeso
con Sergio... Caghino sì o caghino no?
Scendo di sella, effettuo un accurato sopralluogo visivo del percorso,
fiuto ogni sasso ed ogni lichene, sposto un paio di rami di rovi
spinosi e risalto in moto. Accensione, pronti, via!
D'un fiato raggiungo subito la metà del percorso dove mi blocca un
sasso traditore e qui mi tocca penare parecchio, un po' di gomma
consumata, strattoni, sfrizionate e schizzo via per arrestarmi
nuovamente all'albero in uscita, motore spento, pedalate, sudata,
sfrizionata e... fuori, salgo e arrivo sul roccione del Marrano. Baci
abbracci, pacche figurate sulle spalle, sigaretta, foto e giù dal
Marrano. Inizio la discesa un po' preoccupato dicendomi che nonostante
le nuove gomme sulle rocce lisce il retrotreno avrebbe sicuramente
slittato, quindi occhio! Con mia grande sorpresa mi sono dovuto
ricredere, accorgendomi che il Grip datomi dalle Six Days era tale da
non farmi mai scivolare, anzi dovevo evitare di frenare troppo pena
rischiare di cadere da fermo! Risultato: Non sono più finocchio I.S.V.
(Identità Sessuale Verificata), resto però ancora 1/2 Marrano avendo
percorso tale Mula solo in discesa. Attento Sergio, alla prossi
infrangerò l'ultimo tabù! Per ora devi ancora sottoporti a verifica
I.S.V.!!!
Superata la prova anche da parte del Dominator, il Nonno, Alessandro ed
Io ci siamo diretti all'uscita della salita dei pietroni ad attendere
il resto degli ardimentosi che passava dal Macigno in discesa e dai
pietroni in salita. Tra facezie varie, racconti intriganti e letture
cartografiche, visto il calare del sole e il salire delle nebbie,
decidiamo di scendere a valle e attendere il resto dei polverosi al
Gere-Bar. Non facciamo in tempo a versare le Poretti nei bicchieri che
sentiamo arrivare il gruppo.
Sbevazzata generale e rientro quasi compatto.
Per strada (rotatoria del Poetto - Margine Rosso) mi raggiungono il
Nonno, L'Indiano e... (non mi ricordo), ci salutiamo al semaforo del
Campo Rossi.
Grazie signori è stata una bellissima uscita!
Ciao, BrunoXT
Report di Alessio:
Chi è il secondo F. C.?
xchè interessa anche a me!
Report di Giuseppe: Ormai ne sono sicuro, l'Angelo Custode dei polverosi esiste.
Altrimenti non
si spiegherebbe come sabato non si sia perso o fatto male nessuno di quella
banda di squinternati che ha messo a soqquadro i boschi e le mulattiere di
Mont'e Paulis andando avanti e indietro divisi in gruppetti. Ma andiamo con
ordine. Alla partenza da Geremeas siamo in 9: Danix, Alessandro ed io su
giallona, Marco su TTeddu, Bruno XT, Alessandro XR, Alessio CR, Maurizio
Dominator e Massimo su Kappa con sospensioni e silenziatore rifatti. Il
decimo sarebbe stato Mirko, ma io sono stato l'unico a vederlo al Margine
Rosso, quando mi a superato a manetta, facendo le curve in controsterzo con
la gomma posteriore bucata, ed ha proseguito per cercare di riparare la
foratura da un amico. Al bar di Gere fa un caldo boia e l'atmosfera è già
allegra. Qualcuno fa notare a Danix che la sua corona è priva di denti,
tutti persi in 30 Km di asfalto. O Nonno, alla tua età è ora di mettersi la
dentiera!!! :-DDD Il Nonno fenfa fenfi parte con un primo gruppetto più
lento, gli altri aspettano Mirko che da notizie altalenanti. Alla fine deve
dare forfait perchè la riparazione non tiene e la gomma si sgonfia di nuovo
e partiamo anche noi. Mont'e Paulis Classic, con sorpasso di decine di
ciclisti che si arrampicano sotto il sole, Cubo in discesa e raggiungiamo
gli altri alla Dispensa Sanguinetti. Mentre Danix si da alle esplorazioni a
piedi lo Zio porta il branco selvaggio a fare il Fiume, il Bramito integrale
e non so cosa altro. La confusione è totale, in certi tratti ci apriamo a
ventaglio su un fronte largo 50 m, c'è gente che va in tutte le direzioni
nel buio della foresta rischiando frontali, qualcuno si trascina dietro Km
di liane di rovo, i cinghiali scappano alla disperata...... Torniamo alla
Dispensa dove si sono radunati i ciclisti. Il Nonno ha terminato le sue
esplorazioni trovando funghi e nuovi sentieri da aprire e si riparte per i
mitici Finocchio, Scogliera e Marrano. In tutto saranno 100 m scarsi, forse
stiamo esagerando a dare i nomi, se continuiamo così lo Zio, che conosce
ogni singola pietra di tutte le mule della zona, le battezzerà tutte e ci
spaccherà le scatole chiedendo cose tipo:"Chi ha fatto rotolare via Luigi
Asdrubale Granitico XXVIII, che non è più al suo posto?" :-DDD. Comunque
facciamo tutti la nostra porca figura ed escludiamo la presenza di finocchi
e marrani fra i presenti, anche se Zio e Nonno minimizzano dicendo che la
Scogliera prima del passaggio del Presidente Frantoio Giampaolo era ben
altra cosa :-))). A questo punto Danix, Alessandro DRZ e Bruno si avviano
verso Gere, mentre noialtri, divisi in due sottogruppi scendiamo dalla 723 e
dai Pietroni. Alessandro si pianta in un canalone e l'XR fa l'offesa. Mentre
lui in equilibrio precario scalcia sulla pedivella per un quarto d'ora
buono, io Massimo e Maurizio aspettiamo pazienti a motore spento,
accarezzando il nostro bottoncino magico e ridacchiando :-))). Finalmente
Ale riparte in monoruota e scende giù come una furia. I Pietroni si spostano
per la paura! Massimo è ai suoi primi Pietroni in discesa, entra un po' in
crisi fisica e deve pagare lo scotto del novizio, d'altra parte le plastiche
sono lì per essere raschiate :-))). Arrivati giù ci dividiamo ancora, gli
intrepidi Marco, Alessandro ed Alessio risalgono dal Macigno e noi
proseguiamo per Arcu de Buddui lungo i guadi del Rio Sa Ceraxa. Anche io
faccio spegnere il motore in cima ad una insidiosa rampetta di roccia e mi
esibisco in una acrobatica retromarcia ad alta velocità con atterraggio sul
duro senza conseguenze. Da Buddui torniamo indietro per la stessa via e,
visto che ormai è buio, raggiungiamo il gruppone al bar di Gere. Dopo il
consueto rinfresco io e Massimo, da bravi polverosi, scortiamo il Nonno, che
è privo di denti e di fanalino posteriore, verso casa. Meno male che aveva
detto che sarebbe andato piano, perchè era in sorpasso fisso ed abbiamo
avuto qualche difficoltà a stargli dietro ;-))).
Grazie a tutti per l'uscita, veramente molto divertente, ed alla prossima.
Giuseppe
Report di Marco:
Che altro aggiungere...?
Bello il passaggio di 8 moto sparse giù al fiume,
chi voleva fare hard dentro il torrente, chi medio sulle sponde,
e per tutti liane di rovi, molto pittoresco e divertente.
E' bastato poco per spronare Bruno a fare il famoso passaggio del "finocchio",
subito seguito da Alessandro Caredda, Bravi.
Nel giro di variante fatto con Alessio e Alessandro Mura ci siamo fatti il Macigno in salita;
qui a metà percorso ci fermiamo e Alessio chiede ad Alessandro, ci fermiamo a riposare Ale?
....Come...., e tu lo chiedi ad Ale e non a me che data l'età sono a rischio infarto?
e giù a ridere.
Niente sosta, si va avanti, prima del macigno provo a mettere la seconda e dare gas,
(che palle tutto in 1a), ma un paio di sassi mi mettono fuori traiettoria,
mi fermo prima di cadere, Alessio che mi mangiava la scia,
per non fermarsi mi passa a sinistra (secondo me la traiettoria buona, ci volevo passare io:-),
e dopo tre metri si pianta e da fermo appoggia la moto a terra con sbuffi di vapore;
io riparto e lo supero per aspettarlo al macigno,
mi raqggiunge e ridendo mi accusa di averlo ostacolato e neanche aiutato,
ma voi siete tutti ragazzini pieni di energie,
io sono uno dei vecchietti del gruppo che devo essere aiutato in caso di bisogno e non fatto stancare troppo.
Arriva anche Ale che collabora anche lui nella sgridata fattami da Alessio.
Partiamo, arriviamo su e gli altri erano già scesi al bar, messaggio scritto per terra nel terriccio,
Alessandro ormai cotto mi dice, però scendiamo dalla strada più breve, ....Cosa?....,
ma la ki non c'inde attra de ruga po calai, o Ale la ki ses cottu.
ahh , è vero ......e giù tutti a ridere.
Per fare lo smargiasso nel ripartire ho detto loro, ma cocaina ne vendono al bar???
e sono partito in monoruota tra i sassi senza lasciargli il tempo di pensare una risposta alla battuta,
avrei pagato per vedere le loro facce :-)
Oggi però ne pago le conseguenze, con l'aggiunta del raduno in Mondial di Domenica,
rientrato alle 21, oggi sono cotto e bollito, m'inci crocco a letto a ripu mummia ..:-))
Grazie a tutti per la compagnia.
Ciao,
Marco.
Report di Maurizio Mura:
In ritardo come al solito scrivo il mio report, anche se Giuseppe ha raccontato
tutto con dovizia di particolari.
Concordo con lui sul giro divertente, unico appunto ai polverosi , me compreso
, la breve durata delle tappe con la moto sotto il c.......
Proporrei per una futura uscita un percorso di media difficoltà che comunque ci
consenta di stare in sella almeno per 60 minuti, e successivamente dedicarci
alla ricerca di nuove mule o sentieri Marrani , finocchi e via dicendo.
Grazie a tutti per l'uscita divertente, prometto per la prossima il taglio delle
antennine del Dominator modificato.
Muramau
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