2 Giorni in Autonomia Logistica 2013
24 25 Agosto Simby-S.Andreafrius
Danix, Danilo DrZ, Peppe , Maurizio Citz, Pierpaolo(Mangiuffo).
Scrive Danix:
2 giorni di enduro in autonomia logistica 2013, ovvero 500 km di strade sterrate, mulattiere, pietraie, tagliafuoco... partiti sabato mattina da simbiritzi, dopo aver percorso la costa orientale dal sarrabus all'ogliastra, abbiamo poi attraversato diverse zone del gennargentu meridionale, poi notte sotto la luna e le stelle, rientro attraverso barbagia, sarcidano e gerrei, a casa domenica dopo le 20 con tanta fame, tanta roba da lavare, tutti i muscoli indolenziti, gli occhi pieni di paesaggi favolosi (per la maggior parte non fotografati) ed una nuova storia da raccontare ;-)
a breve ulteriori commenti, per il momento vi dico solo una cosa: FIGATA PAZZESCA!!! :)
Riecco Nonno Danix:
Premesso che le fotografie scattate sono niente rispetto a ciò che abbiamo visto, anche perché quasi sempre scattate in momenti particolari (bucature, uno si è perso, cancello da aprire, etc.), proviamo a raccontare brevemente un po' tutta la vicenda.
A due giorni dalla partenza dovevamo essere in 7, poi Alberto ha avuto un impegno improrogabile (speriamo per lui che sia un impegno con le tette!), il giorno della partenza Giorgio ha avuto un problema con la batteria e quindi è rimasto ad Iglesias, e a Tertenia verso le 15 circa di sabato Maucitizen ha dovuto abbandonare il giro per la rottura del cuscinetto della ruota posteriore... sembrava l'inizio di un'ecatombe, tant'è che Danibba ha tirato fuori una storia di 10 piccoli indiani tutti morti, io invece quella di 3 pescatori che andarono per mare e non tornarono più... alla fine invece siamo rimasti in 4, esattamente come i Saiyan sopravvissuti alla distruzione del pianeta Vegeta, ma per sopravvivere abbiamo dovuto combattere proprio come dei Saiyan, in particolare il giovane Mangiuffoku che deve ancora allenarsi contro le reti di protoni tese a tranello dai mostri alieni, e l'ormai esperto Peppemaku che ha avuto a che fare con invisibili lanciatori di chiodi acuminati che hanno perforato per ben 2 volte la sua gomma posteriore. Comunque, nonostante i vari contrattempi, grazie al nostro impeccabile scout Danileku abbiamo sempre trovato il giusto varco spazio/temporale che ci ha consentito di arrivare per tempo a Laconi per la meritata cena e successiva notte sotto la luna e le stelle, e ieri a casa all'ora di cena.
un saluto da Danixgoku, indolenzito ma pronto a ripartire per una nuova 2 giorni, non domani però ;-)
Ciaux
Scrive Peppe:
Cerco di fare una sintesi attendibile del giro, per i posteri:
Appuntamento a Simbiritzi ore 8.45 tutti stranamente puntuali, io
ultimo.
Partenti: Danix, Danilo, Maurizio, Mangiuffo e Peppe.
Il
progetto prevedeva di arrivare a Gutturu Frascu via Monte Paulis, ma
per risparmiare polvere, caldo e tempo decidiamo di fare la costiera
fino a Solanas.
Di conseguenza arriviamo a Castiadas alle 9.45, con un
buon anticipo sull'orario previsto delle 10.15.
Al distributore ci
aspettano 2 sorprese: Mangiuffo ha perso il portafogli, probabilmente a
Simbiritzi e Giorgio ha la batteria ko e non è neppure partito da
Iglesias.
Il problema portafogli viene risolto grazie all'intervento di
Alberto che lo ritrovaappunto a simbiritzi, ma nel frattempo perdiamo
un bel po' di tempo.
Arriviamo alla costa e iniziamo finalmente il giro
con il percorso che va da capo ferrato a Feraxi, fatto più volte in
moto e in bici ma sempre bello.
Io Danix e Mangiuffo arriviamo
all'uscita e aspettiamo a lungo ma Danilo e Maurizio non si vedono.
Rifaccio praticamente tutta la strada al contrario e li trovo
praticamente all'inizio dall'altra parte, Maurizio aveva la batteria a
terra, liberiamo la mia sella dai bagagli e colleghiamo le batterie,
moto avviata, loro fanno il giro dall'asfalto io ritorno per avvisare
gli altri, arriviamo praticamente assieme e ripartiamo puntando verso
Tertenia passando per Torre Salinas, Porto Corallo e attraversando le
colline della Quirra compresa la discesona che chiamiamo l'ezberghino,
sempre impegnativa.
Prima di capo san Lorenzo scavalchiamo la 125 e
seguendo il percorso provato poche settimane prima arriviamo a Tertenia
dove riforniamo e cerchiamo un bar per il pranzo.
Purtroppo al
distributore Maurizio, che sentiva rumori strani alla ruota posteriore,
si accorge di avere il cuscinetto completamente andato e anche lui,
lemme lemme, ci abbandona dopo il pasto rinfrancato però dall'aver
mangiato davati al fan club della sua squadra del cuore :-).
Ripartiamo
sparati saltando il percorso che aggira Tertenia per recuperare tempo,
e attaccando subito la salita che consente di scavalcare i tacchi sopra
il paese e arrivare alla piana di Jerzu.
Da qui, incrociando ogni tanto
pezzi della MCV di Ulassai, puntiamo al passaggio nordovest, cioè
l'unico punto che conosciamo che permette di collegare questa parte di
Ogliastra al Gennargentu, senza dover fare asfalto.
E' un guado del rio
San Girolamo tra Ussassai e Seui, che di inverno è quasi impossibile da
passare (ne sa qualcosa il TTR di Giorgio che ci aveva fatto il
bagnetto), ora è quasi asciutto, ma questo non ha impedito a Mangiuffo
di farci un tuffetto.
Passato il guado facciamo a buona andatura la
strada che riporta su, Mangiuffo è davanti al gruppo, ma ad un certo
punto lo vediamo piantarsi di colpo cadendo rovinosamente, è il muro di
protoni :-), ha preso in pieno una rete metallica praticamente
invisibile, per fortuna, a parte qualche contusione, niente di grave e
possiamo ripartire. arrivati all'asfalto visto che ormai il tamonto si
avvicinava decidiamo di proseguire in asfalto fino al campo base,
perciò ci facciamo un'indigestione di curve passando per Esterzili e
Villanovatulo.
Arriviamo a Santa Sofia di Laconi che sono le 20
passate.
Qui il gentile gestore del Ristorante il Tartufo ci mette a
disposizione i bagni, ci rassettiamo e dopo due birrette ci sediamo per
cena, prevalentemente a base di tartufo locale.
Dopo l'ottima cena
sistemiamo il campo tra le moto, sotto una quercia gigantesca e
dormiamo accompagnati dai rumori molesti dei russatori.
L'indomani dopo
la colazione scopriamo che il distributore di Laconi su cui facciamo
affidamento è chiuso, perciò dobbiamo allungare fino a Nurallao.
Ripresa la traccia off, facciamo un bellissimo percorso in sali scendi
tra i boschi e poi trai i monti spogli sopra Sadali sempre sopra i 700
metri con puntate sopra i mille.
Guado del Flumendosa sotto Sadali,
Seui e nuovamente il guado del giorno prima.
Durante la discesa verso
il guado mi accorgo di avere il posteriore a terra, perciò superato il
guado cerco un posto adatto e sostituiamo la camera bucata da un
chiodo.
Proseguiamo questa volta in direzione Perdasdefogu su sterrati
mai banali e sempre panoramici, dopo pochi chilometri mi accorgo di
avere nuovamente la ruota a terra, ma decido di proseguire così fino a
Perdas, nella speranza di trovare il distributore aperto. Speranza vana
ma prima mangiamo e dopo approfittando comunque del distributore chiuso
cambiamo di nuovo la camera d'aria. C'è chi ne ha aprproffittato per
lavarsi i denti.
Da qui proseguiamo sulle strade previsteverso
Escalaplano, qua abbiamo l'amara sorpresa di trovare sbarrata la strada
che ci permetterebbe di scollinare direttamente a Silius evitando
Ballao, nonostante numerosi tentativi di aggiramento dobbiamo desistere
e riprendere la traccia più a sud dopo Ballao.
Passiamo per la miniera
di Silius e poi facciamo un bellissmo percorso, per me inedito, che di
cresta in cresta ci porta a Sant'Andrea Frius, punto finale del giro.
Qui ci godiamo le ultime birre del giro e con le chiappe ormai
distrutte rientramo a casa con gli ultimi 30 chilometrivia asfalto.
Giro splendido, pur con tutti gli inconvenienti, due occhi non
bastavano per cogliere tutti i panorami che si succedevano.
Siamo
fortunati ad avere la possibilità di girare in posti simili (e bravi a
cogliere questa possibilità).
Ad un certo punto, tra Sadali e Seui
davanti ad un groviglio di sentieri pietrosi che si stendevano a
perdita d'occhio Danix ha esclamato: che bisogno c'è di andare in
Marocco, ce l'abbiamo qua!.
Mi spiace per chi doveva venire e non ha
potuto o è dovuto rientrare prima, ma ci sarà sempre una prossima
volta.
Fine!!!!!!!
Caio a tutti
Peppe
Mangiuffo wrote:
ecco finalmente il mio reportino!!!
Che dire… finalmente riesco a partecipare alla mitica 2 giorni in autonomia logistica!!! Dato che due anni fa avevo dato forfait, e non ricordo nemmeno il motivo.. forse infortunio.. boh!!
Anche se non sono perfettamente in forma, dato l’ozio totale delle ferie, preparo la cavalcatura ( con ottimo aiuto da parte di Alberto che mi presta le borse laterali) e si parte.
Solito appuntamento a Simby, ore 8:45, con Danileddu, Nonno Danix, MauriCitz e l’inossidabile Peppe300.
Purtroppo hanno bucato l’appuntamento Alberto e Giorgio per vari motivi, tecnici e non.
Partiamo alla volta di Castiadas via asfalto, arriviamo al distributore, facciamo benza ed ecco il primo intoppo!!! Mi accorgo di non avere più il portafoglio con soldi, patente e carte varie. Fortunatamente avevo la quasi certezza del luogo della perdita, quindi chiamo Alberto che si precipita a Simby e trova il tutto sotto l’albero!!! Piccolina la botta di culo!!!! Devo dunque una cena ad Alberto e svariati altri soldi agli altri duegiornisti.
Proseguiamo il nostro viaggio secondo l’itinerario previsto, gia descritto dagli altri partecipanti.
Cammina cammina arriviamo alla tagliafuoco, la provo per primo, e arrivato quasi in cima causa velocità troppo ridotta mi fermo e a terra!! Torno giu, prova Peppe, stessa fine!!!! E dunque vai di bypass…
Poi si arriva a Tertenia dove Citz ci abbandona causa esplosione cuscinetto ruota posteriore!!!! W i porcellini e i 10 piccoli indiani. Facciamo tappa birra in un bar dove ci raggiunge una mia collega di Tertenia, e dopo circa 45 min ripartiamo, in 4!!!
Si arriva al guado di non mi ricordo dove (tanto per cambiare…), e vai col liscio.. il drz cade in acqua sul lato sinistro, riparto e boom a terra, dove batto il ginocchio sx, non ben protetto dalla ginoscchiera che era scesa un po troppo dentro lo stivale!!! Ma siccome sono giovane e forte si riparte subito verso la meta.
Arrivati non mi ricordo dove, in una stradina con ovile, sono il capo fila, con andatura di circa 40 km/h, sbraaaammmmmmm!!!!! Mi ritrovo in terra aggrovigliato, abbattuto da un muro di protoni, come mi ha poi spiegato Danileddu che mi seguiva a breve distanza. Col sole di fronte la cazzo di rete metallica era invisibile… mi rialzo un po pestato ma sorridente, con la mano sinistra e spalle doloranti. Ma siccome sono giovane e forte, si riparte verso la meta!!!
Arriviamo infine alla meta, dove ci aspetta birra cena e pernotto. E infatti la prima parte non si fa attendere, nemmeno passati 10 minuti e siamo gia al tavolino a tracannare ichnusa fresca. Poi si va di cena: antipasti abbondanti e due primi conditi con salsa al tartufo. Come secondo ci siamo arrostiti il cane che ha trovato i tartufi…..
Dopo abbondanti amari andiamo a preparare i giacigli, con vari teli, materassini e sacchi a pelo. Ci sistemiamo alla grande e ha quindi inizio il concerto per soli tromboni!!!!! Unu casinu che non vi dico. Per altro tromboni superiori e inferiori….
Comunque abbiamo dormito e riposato alla grande.
La mattina dopo ci alziamo nemmeno troppo presto, verso le 8:30, io sono alquanto dolorante, non riesco a stringere la mano sinistra e ad alzare il braccio destro, ma siccome sono giovane e forte, dopo la colazione si riparte alla grande!!
Alla grande ma non troppo, per tutto il giorno ho tenuto un passo tra il minimo indispensabile e il medio, però siamo andati spediti… almeno fino a quando arrivati al guado del giorno prima peppe ha bucato il posteriore, aggiustiamo e si riparte, ma quasi arrivati a perdas la ruota molla nuovamente. Lauto magiare e bere al bar di Perdas, poi aggisutagomme al distributore e si riparte senza soste fino all’arrivo!!!
Ci fermiamo a Sant’Andrea Frius a bere la solita birretta, o due o tre…. Poi infine tutti a casa.
È stata una due giorni bellissima, con la solita eccellente compagnia polverosa, peccato per chi non c’era e per chi c’era ma poi non c’era più!!!!
A mengius viere!!!
MangiuffoDRZ
Foto by Danileddu
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