in vetta su una cresta in balia del vento
Al riparo del vento freddo e umido,.... se non si mette il giubotto lui non lo metto neanche io .....
la famosa strada lastronata di pietroni per salire in vetta alla fonte che ha ciottoloni enormi di 3-4mt (BELLISSIMO) di Monte Genis
Purtroppo non si passa, troppo scassata e quindi niente visita naturalistica :(
una variante per allontanarci da M.Genis, che se ci cassa il pastore ci sgonfia le ruote ....a pallettoni...
una deviazione democraticamente concordata per andare a vedere la "vedetta"
Antonio e Danilo RR
Danilo e Peppe, col casco perche' c'e' freddo !!! OTTOBRE !!! boh...mai successo !!!
L'impavido Maurizio
Zio Marco con casco e giubotto...FREDDO !!!! bella la pietra rossa, per fare un presepe ;)
ed ora se avete voglia di scorrere questa lunga foto, un bel panorama a 180 °!!!!
a San Gregorio, la giusta conclusione al bar ;)
Report
Scrive Sergio Sequi:
Pioggia a palla, terreno smosso e viscido, lo Zio un GRANDE!!!!
Scrive Maurizio Cittadini:
bella uscita: merita sicuramente una paginetta nel sito dello zio che
immagino ci abbia già pensato.
piove, chiamo danilo alle 14 per sapere
se è tutto confermato e mi preparo per uscire.
non trovo l'antiacqua,
poi lo trovo e decido di indossarlo mettendo sotto le protezioni ma non
i pantaloni per evitare di soffrire il caldo.
devo rimontare la fodera
del casco che era ancora stesa e che ho ritirato stamane per cercare di
asciugarla.
un casino ! non entra, poi entra, poi mi incasino con le
imbottiture sugli zigomi .
dopo un pò trovo la quadra e rimonto tutto.
corro a prendere la moto perchè ho perso un pò di tempo.
la moto non
parte; prima di scaricere del tutto la batteria vedo la spia fuel e
capisco di essere totalmente all'asciutto.
per partire metto nel
serbatoio i due litri del bidoncino che in teoria doveva essere di
riserva.
ho perso un casino di altro tempo, quindi esco sapendo di
dover fare benzina e di essere in ritardo.
faccio via generale cagna e
entro nella rotonda per inserirmi poi nell'ingresso dell'asse mediano.
devo fare in fretta e mi accingo a bruciare la precedenza per inserirmi
nella rotonda, do gas.
prima di inserirmi nella rotonda vedo due
macchine che la occupano e che sicuramente non riuscirei ad evitare;
devo frenare per evitare il botto.
Freno e la moto se ne va scivolando
per una decina di metri e fermandosi sul cordolo dell'aiuola, mentre io
assaggio una scivolata stile motogp di una decina quindicina di metri
rasigando tutto il lato destro (KWaY da buttare e qualche buco al
giubbotto, leva del freno appena montata nuovamente mozzata mentre io
mi faccio una escoriazione all'anca destra esattamente dove mi ero
fatto male in bici a cala sisine).
risalgo in moto e proseguo , devo
ancora fare benzina e penso di farla in viale marconi.
squilla il
telefono ma non posso rispondere perchè sono al semaforo; intuisco di
essere sollecitato.
arrivo in ritardo all'appuntamento e quindi dopo
tutti gli incazzi per le vicende di traverso appena dette mi prendo
anche le garbate proteste degli altri : lo zio, danileddu, peppe,
serjack, antonio, danilettorr, danix.
faccio benzina (devo rendere 5
euro allo zio!) e andiamo a sinnai su per lo sterratone fino a monte
genis.
la strada di mitza padenti manna per salire fino alla fonte è
letteralmente devastata dalla furia del corso d'acqua che la attraversa
e dopo averla viste in queste condizioni decidiamo di lasciar perdere e
proseguiamo il giro.
lo zio verifica che è possibile entrare nella
strada della forestale che sale in cima a monte genis e si impone.
ricordo di esservi già stato diversi anni fa con l'indiano e il posto
merita di essere visitato non foss'altro per lo splendido panorama.
gli
altri capitolano e ci seguono.
dopo questa tappa andiamo alla "due
cancelli" da fare in discesa (la abbiamo fatta anche la settimana
scorsa).
nelle altre volte che la ho fatta recentemente, ho trovato
impicci in un tratto con canalone a dx e pietroni smossi a sin e questa
volta entro dentro il canalone e zampettando vado avanti, e nel
superamento del secondo cancello che avviene dopo una curva a sinistra
e va imbroccato per evitare di finire in un gradone centrale dove è
facile arrescere.
Stavolta imposto per bene l'uscita dalla curva a
sinistra e l'ingresso nella strada ma quando ero quasi passato mi
scarroccia il posteriore e finisco nel gradone da cui uscirò con
l'aiuto di danileddu dopo aver perso parecchi minuti ed energie.
attacca a piovere e la cosa si fa tosta perchè l'acqua è veramente
molta e ci bagnamo come pulcini.
il resto del tracciato compreso il
famoso dente scorre tranquillo e non rappresenta una particolare
difficoltà .
lo zio si incazza ma non ho capito bene il motivo.
raggiunto lo sterratone con pioggia incessante si opta per andare a
burcei per la via più breve e una volta giunti a burcei si prosegue.
continua a piovere e si guida con prudenza ; io mi accodo allo zio che
è pur sempre saggio in casi come questi.
arrivati a san gregorio
facciamo la sosta bar tranne antonio che aveva fretta e lo zio che ha
paura di prendere freddo.
ultimo colpo di scena è costituito da una
chiamata dello zio che è stato abbandonato dalla moto e chiede soccorso
(secondo me il patrono dei polverosi lo ha voluto punire per aver
saltato la bevuta in compagnia).
lo ritroviamo lungo strada e riesce a
far ripartire il TT (nel frattempo ha smesso di piovere).
dalla
settimana prossima entra l'ora solare e le giornate si accorceranno ma
questo non impedirà di proseguire con le uscite.
alla prossima
Scrive Daniele :
30 mm di pioggia in 6 ore di cui parlavano i bollettini meteo più pessimistici, ci sono caduti addosso in 3 ore... e quando hanno iniziato a cadere? proprio mentre scendevamo verso il dente del diavolo, trasformando lo stesso in una cascata!!! cmq, come diceva il cinesino di Nick Carter: "tutto è bene quel che finisce bene" ;)
p.s.: Tagatsu alle cugurre!!!
Scrive Danilo Ibba:
Mi piacerebbe poter raccontare qualcosa di questa uscita, come dire,
particolare, ma purtroppo non c'ero e se c'ero dormivo :-)))
Azz... questa versione non regge, anche perchè nelle foto questa volta ci sono
anch'io...
https://picasaweb.google.com/116351313077273558783/127_2710
Sapevo che c'era il rischio di un acquazzone, ma pitticca sa passara de abba. In
verità fino alla vetta del Genis siamo stati molto fortunati, ma il cielo
minacciava seriamente, e forse il passaggio al dente del diavolo è stato un
azzardo. Ma noi, per statuto, non siamo esseri razionali. Non aggiungo altro,
voglio solo fare i complimenti ad Antonio per la sua efficacissima tecnica di
guida.
Alla prossima.
Danilaccio
Scrive Danilo RR:
Sintetizzerei con:
Primo tempo - bentu a cascittasa
Secondo tempo - acqua a sicciarasa
Sembrava che il vento riuscisse a tenere lontana la pioggia e invece è arrivata. E nel momento peggiore, mentre discendevamo il dente.
5 min. prima e avremmo preso la strada soft, 5 min. dopo e non avremmo patito gran che. Il problema per tutti era riuscire a vedere qualcosa. In pochi minuti c'erano rigagnoli ovunque e non capivi neanche dove mettere le ruote. Alla fine è andato tutto bene. Palloso anche il rientro su asfalto con buio-acqua-freddo. Zuppi fino alle mutande.
Ah ... Il giro... beh ...nonostante sia quasi tutto su sterrate è bellissimo, panorami e profumi stupendi, tratti di sterrato improvvisamente hard, gli animali allo stato brado, quegli animali dei miei compagni di giro...
DanRR
P.s.: zietto cambia voltaggio che arriva l'inverno, con quella luce no se puede.
Scrive Antonio Acquas:
Ragazzi che passata d'acqua.... a casa ho messo la roba dentro un
secchio e il giorno dopo sempre fradicia ho trovato due dita
d'acqua.....
Bel giro, per me un po' tosto sia per la strada sia per le
condizioni climax. Ma non si era parlato di un giro tranquillo? almeno
a me l'hanno venduto così.....
Son contento perchè non ho avuto
problemi altrimenti sai che imprecazioni.......
Comunque me la sono
cavata.....
Grazie a tutti per compagnia e sostegno
Per zietto più
che cambiare voltaggio direi di mettere un Preser....vante alla pipetta
e montare un fanalino posteriore da MTB per farsi vedere la notte.
In
condizioni normali va tutto bene ma se piove la visibilità del TTone è
scarsa......
A proposito ma il Nonno dietro non ha faro......
Antonio
Risponde Daniele :
Antonio, le condizioni climatiche hanno cambiato tutto, il giro era tranquillo al 95%, anche troppo per i miei gusti, giusto la strada che porta al dente del diavolo era di livello superiore, ma bastava seguire la traiettoria giusta per farla diventare più facile, poi nei punti più problematici ci siamo dati assistenza più per sicurezza che non per necessità... ma alla fine su di noi sono arrivati i paventati 30 mm d'acqua e poi il buio, e da li è cambiato tutto, come del resto sarebbe cambiato da qualsiasi altra parte... ricordo anni fa una discesa a sa Castangia sotto l'acqua battente, la strada era insidiosa, eravamo io e Marco, poi ci chiamò Citizen per dirci di scappare, diceva che c'era stato un'allerta della protezione civile per pericolo esondazioni ed alluvioni varie, ma noi avevamo continuato a girare, tagatzu :)))
p.s.: ho perso il fanalino posteriore, stasera vado alla GBC a comprare una striscia di led rossi.
Risponde Antonio :
Eh non ti do torto..... ma alla fine sconfiniamo nella solita storia
del "soggettivo"!
E' ovvio che abbiamo un passo, una percezione, ed una
padronanza diversa!
Quello che per te è tranquillo per me potrebbe
essere (è) un casino..... comunque ci son passato per cui: tagatzu!
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