Si Ricomincia Tranquilli

15 Settembre 2012

Antonello, Enrico K, Serjeck, Maurizio, DaniloDrz, Peppe, Giorgenne






Scrive Antonello:
Si: "tranquillo ...che i casini non mancheranno". Per una banale dimenticanza Danileddu non aveva completato la frase nella sua proposta di giro "tranquillo per ricominciare", ma son cose che capitano :-D Arrivato in ritardo da zia Annetta e non trovando nessuno ho pensato "Azz sono partiti puntuali, farò il giro della sera". Invece dopo un altro quarto d'ora si è formata la compagnia (+Danileddu, Giorgio, Beppe, Maurizio, Enrico, Serjeck). Sono nei casini già alla partenza perchè l'ottico mi ha sbagliato le lenti nuove, non vedo bene e mi gira un po' la testa. Avvio su sterrati semi-polverosi (dopo la pioggia) e un single track di avvicinamento prima di finire nel clou della giornata: una mulattiera abbastanza verticale e infognata da fare in discesa. Uhmm ...ok, scendo senza troppi problemi fino a che per un falso appoggio sono obbligato ad accompagnare la moto su delle rocce. Sembra ordinaria amministrazione, ma la moto è incastrata davanti e dietro senza offrire appiglio, inclinata quanto basta per pisciare benzina col rubinetto inaccessibile, e da solo non c'è verso di smuoverla. Dopo diversi minuti di tentativi a forza di strappi la tiro fuori, ma mi sono giocato un jolly fisico. Da pagare subito perchè il percorso si rivela impraticabile: dunque girare le moto e risalire! Nooo! In salita il livello di difficoltà -per intenderci con i "paulesi"- è superiore ai motocarri: ripido, impestato e con gradoni vari in curva. In un doppio gradone verticale da affrontare da fermi, mi rendo conto a mie spese che se non ci butti sopra letteralmente la moto impennando non si può fare, ma con la compagnia della spinta passo anche quello. Comincio a fare piccole pause per evitare cadute, non senza comunque qualche piccola caduta in appoggio con salutare aiuto di Beppe o Maurizio, fino a che, a mulattiera quasi finita, si accende in testa una luce rossa e mi fermo per una pausa più lunga (=un litro e mezzo d'acqua di camelbak esaurito nella salita). Usciti dai casini facciamo il cosidetto single track "Avatar", senz'altro il percorso più divertente della mattina, in sottobosco. A parte un paio di tornanti in discesa letteralmente verticali, in cui a forze esaurite accompagno la moto come in una scala a chiocciola, il percorso pur impegnativo è scorrevole. Finalmente sosta a Santadi ma al bar no panini, chi ce l'ha divide generosamente il suo, più patatine, birra e gelati. Si riprende dopo confabulazioni varie tra Giorgio e Danilo per cercare un itinerario stavolta davvero tranquillo, ma sembra impossibile. Il punto fermo è Su Tippu: "Si ma se passi di là ce la mula dell'albero caduto ...si ma se passi di qua c'è la mula dell'endurista scomparso" e via di questo passo. Alla fine comunque si parte, sosta alla sorgente di Su Tippu (ne vale sempre la pena) e via per una mulattiera larga ma rognosa, con un tratto ripido di gradoni impegnativo, superato dal sottoscritto in perfetto stile (!) "barcollo ma non mollo". Seguono sterratoni vari in cui cerco di stare a distanza (illusoria) dalla polvere ad andatura prudente, prima di un altro bel passaggio stavolta da me richiesto (e accontentato) in quanto da tempo desiderato: le littorine. Su, lungo i cavalcavia degli ex binari, ecco il trenino dei polverosi, con l'ultimo vagone (il sottoscritto) che ogni tanto si stacca per fermarsi in mezzo ai ponti da vertigine e godersi il panorama. Fine giro (quasi) in un bel ristorante di campagna dove ci dissetiamo sul prato, in compagnia di un cagnone bianco affettuoso e ruffianissimo. Pensavo di terminare in asfalto: "Ma cosi allunghi", e via ancora per sterrati per me inediti, con fondi vari dalla polvere al pietrame da galleggiamento, fianco acquedotti, strade di servizio sul lago, strade poderali ecc., in velocità e comunque da non distrarsi. Sicuramente abbiamo accorciato in distanza, come tempo non so, arrivo al buio. Insomma un giro da stare assolutamente tranquilli ...che i casini non sarebbero mancati. Oggi pensavo di svegliarmi come il reduce da una rissa ...invece a parte qualche indolenzimento tutto ok: vuol dire che lo spirito ha avuto la sua parte :-D ! antonello


Risponde Stefano (già abx)
Li conosco, quelli li'. E' tutta gente che ha perso il contatto con la realta', dai retta. ;-)
Stefano
(gia' Abusivo 2.0)


Fa sponda Luca Babbo
Ma se la realta' e' una brutta copia della fantasia ....... Viva i casini !!!



Scrive Maurizio
Antonello sei eccessivo !
Quando si parla di capoterra va da se che il livello base del giro è mediamente più tosto di quello di monte paulis. Nella mulattiera di cui parli probabilmente ti sei stancato molto nel rialzare la moto dopo la caduta in discesa e poi hai pagato fisicamente.
Mi è capitato molte volte e quindi so cosa hai provato. Purtroppo non mi sono accorto della tua caduta in discesa sennò ti avrei aiutato.
La difficoltà fisica ti ha fatto apparire la mulattiera alla stregua dei motocarri ma mi pare che in realtà fosse più tranquilla, non banale, ma meno difficile. Il giro era comunque un giro piacevole e mi pare che si debba ringraziare Danilo per l'organizzazione ed il consueto impegno.
ciao citz
Risponde Antonello
Certo che c'è da ringraziare Danilo e Giorgio, ci mancherebbe! Il report è su un altro piano, ironico amicale, come il commento di Stefano del resto. Io non mi lamento mai, anche in un giro facile può capitare di mettersi nei casini per una frana, un problema di moto ecc. La mulattiera, da mini-sondaggio sul posto, è stata data più tosta dei motocarri e magari un po' meno del Macigno. Certo come scritto ero svuotato di energie per aver disincastrato la moto che sembrava fissata col tassello. Non vorrei aver drammatizzato il racconto: ho messo, e forse anche omesso, qualche faccina :-D !
antonello



Scrive DaniloDrZ:
L'ho già detto quando ti ho visto nei motocarri al telefilm di guerra.
Lo ripeto, Anto, sei un grande.
Fotine
https://picasaweb.google.com/116351313077273558783/Ricomincio_da_3
;-) :-D :-( :>
Danileddu



Scrive Marco (lo Zio)
eh..eh....la sfera magica di zio aveva previsto :)) ah...ah....
con Danileddu e Giorgio....non puo' essere un'uscita per strade note, un'esplorazione incasinata c'e' sempre :)) ah...ah....
ho voglia anche io ad andare da quelle parti, rivedere Giorgio.....magari dopo le prime piogge che azzerano la polvere....e poi io per un giro rilassante....senza sbattimenti....un bel giro turistico per poter ogni tanto girare la testa a guardare intorno, e non solo le pietre da affrontare :))
Vediamo..... Ciaooooo
Risponde Giorgenne
Ahahahahahahahahah,lo Zio ha sempre ragione!!!!!!! .............ma non è colpa nostra!!!!!.......sono le mule che si incasinano per farci dispetto :))) Bel giro per "solite" strade con un pizzico di pepe.........Monte Santo nasconde ancora tanto e i giovani esploratori torneranno presto a dipanare la matassa!!! Appena piove un po,caro Zietto ,possiamo fare una Montevecchio classic/relax...............senza varianti "strane"!!! Promesso :))))

Ciaooooo




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