Uscita 22/09/2010
Epoca/soft a Serpeddi'
Partecipanti : Carlo, Stefano, Danilo e Marco.
Il report di Carlo
La strana (doppia) coppia
Di rado si sono visti giri che hanno messo assieme moto cosi' male
assortite. Si passa da un estremo all'altro. Moto vecchia o nuova?
C'e' chi porta la moto d'epoca fine favolosi anni 60:
e chi va sul nuovo con Mazinga-look:
Moto comoda o essenziale? C'e' chi arriva con la vaccona bicilindrica
da turismo:
e chi con l'ibrido enduro-trial formato tascabile:
Ma l'importante e' andare. Dopo l'appuntamento alla rotonda (purtroppo
nessuno e' riuscito a pensare a un posto piu' pericoloso dove fermarsi
:-)) partiamo per Tasonis e da li' prendiamo la sterrata che sale
verso Serpeddi'. Sulla carta la moto piu' adatta e performante ce
l'avrei io, ma alla fine riesco a tenermi dietro solo lo zio ma solo
perche' e' d'epoca dalla testa ai piedi
e parte per ultimo... Comunque si arriva alla fine della salita. Ecco
Danilo
e Stefano:
Pausa abbastanza lunga, complice anche la foto di rito
e si riparte per le antenne, nonostante la Transalp faccia i capricci
(centralina kaputt). Altra foto obbligatoria in cima:
Scendiamo quindi verso Sinnai, per una strada che non avevo mai fatto
in moto (e solo una volta, a salire in 4x4, parecchi anni fa). Non
puo' mancare la pausa con foto con autoscatto e corsa ad ostacoli per
rientrare per tempo nell'immagine:
Arrivati all'asfalto, lunga chiacchierata conclusiva e poi a casa,
soddisfatti ma assetati (ma come? Leggendo i report sembra che la
sosta al bar sia un elemento imprescindibile di ogni uscita. E la
birra dov'era?). Giro tranquillo, bei panorami, bella compagnia. Alla
prossima, speriamo prima del motopanettone :-)
Ciao,
Carlo
Il report di Stefano
APPUNTAMENTO ROTONDA MARA ORE16 ARRIVO IN PO' IN ANTICIPO POCO MALE
DOPO QUALCHE MINUTO APPARE RR400 DANILO SUL SUO TRAKKER POI LO ZIOOO
CON UNO STUPEDO GLERA 124 4 TEMPI E IN FINE SE NON SBAGLIO CARLO CON
UN BETA ALP IL SOTTOSCRITTO CON TRANSALP 600V DEL 92 BELL'ASSORTIMENTO
UNA VOLTA SVOLTI I RITUALI SI PARTE PER LE ANTENNE UN PO D'ASFALTO POI
IL TANTO DESIDERATO STERRATO LO ZIO CI INDICA LA STRADA E DICE DI
ANDARE AVANTI PERCHE' IL SUO PASSO SARA' PIU' BLANDO COSI SI PARTE. LA
MIA HONDA NONOSTANTE GLI ACCIACCHI HA UN BUON TIRO MA ZERO SOSPENSIONI
E GOMME STRADALI QUINDI OGNI COLPO DI GAS SI INTRAVERSA POCO MALE
ALMENO E' BASSA E RIESCO A GOVERNARLA PRIMA DI ARRIVARE AL BIVIO DI
BURCEI UNA DELLE MIE CENTRALINE SI FULMINA PRIMA DI UNA SOSTA.
LA SOSTA E DURATA ABBASTANZA ANCHE PERCHE' LA COMPAGNIA ERA OTTIMA GLI
ARGOMENTI I PIU' SVARIATI.AD UN CERTO PUNTO VISTO L'ORA DECIDIAMO DI
SALIRE ALLE ANTENNE GRAZIE AL CIELO TUTTO BENE IL TRANSALP NONOSTANTE
UN SOLO CILINDRO NON MI MOLLA A PIEDI ALLE ANTENNE PANORAMI FRESCO E
FOTO DI RITO SI RIPARTE ALLA VOLTA DI SINNAI TUTTO IN DISCESA UN PO'
PIU' SCOSCESA NIENTE DI PREOCCUPANTE PERO' UNA VOLTA ARRIVATI GIU'
SODDISFATTI PER LA PASSEGIATA SALUTI E TUTTI A CASA ALLA PROSSIMA CIAO
Il report di Marco
Oohhh....era ora che il Gilera sgroppasse un po' su stradine di
montagna :)
da quasi un'anno che l'ho comprato, a causa di molle forcella troppo
dure, ci hanno montato ai suoi tempi delle belle molle a passo
variabile "durissime!!" da fermo schiacciandole scendevano max. 2 cm
su un totale di 12!!! di corsa :)
cosi'era impossibile portarla in montagna, sistemato il problemino e
rifatta una carburazione splendida, il Gilera scalpitava in garage, o
forse ero io che non vedevo l'ora di godermela in montagna :)
Gia'...il collezionista si bea di guardarla da fermo, la trova
affascinante, e se riesce anche a godersela guidandola e' il massimo
dell'appagamento :)
ed infatti mentre salivo sulle sterrate, ogni tanto distoglievo lo
sguardo dalla strada per guardarmi la moto...il sebatoio amaranto
metallizzato, le svasature....il tappo....e poi il rumorino del
motore....insomma......era come da ragazzini col primo motorino, ci
avremmo dormito a fianco in camera da letto....giusto?!?!
Ovviamente, per godermi un'uscita del genere, erano in conto tante
cose, come avere un passo molto prudente per non prendere troppi
colpi, per non romperla, e non sforzare motore e frizione.
Quindi la salita mi ha impegnato in maniera insolita, pensavo di dover
soffrire la poca potenza degli 11cv ed invece il buon tiro del 4T ha
sopperito egregiamente, pensavo di passare sulle massicciate stradali
piu' spedito ed invece i sobbalzi mi hanno obbligato ad un passo lento,
e poi il freno a sx....mi ci son abituato subito, ma il cambio a dx
con rapporti invertiti.....mi ha fatto mettere una 2a di troppo quando
cercavo la 4a.....ma sii......fa parte del gioco, di come le guidavano
altri prima di noi queste moto, tra l'altro il mio Gilera era il
modello che dal 1968 al 1970 usavano le squadre ufficiali Gilera e le
Fiamme Oro, che le guidavano forte, ho sempre nella memoria la foto di
un pilota in gara, in monoruota che affronta una pozzanghera tutto
lanciato.....
chissa' quante botte alle ossa, prendevano i poverini.....
a proposito di vecchie foto :).......
grazie a Carlo, è saltata fuori questa bella foto, di un suo
amico "Max" Massimo Mencarelli,
nell'anno 1970, su Gilera, al campetto di cross di Canzo in provincia di Como
ha tutta la mia ammirazione......con le sospensioni di quel periodo...
erano botte quando si riatterrava.....
ai campetti di cross improvvisati in periferia si girava così....
senza casco, stivali e guanti........
ginocchiere, gomitiere, paraschiena
e collare erano fantascienza e avrebbero fatto pure un po' "femminnuccia" :)
Ritornando al report del giorno, ringrazio
Carlo, Stefano e Danilo che mi hanno fatto da balia :)
ieri...cioe' il giorno dopo....ero tutto un dolorino a muscoletti che
neanche credevo di avere ....ah...ah....
chissà Max con quel volo.....
Ciaoooo,
Marco
Il report di Danilo:
Ceee, son l'unico che non ha scritto 2 righe, ma questi giorni sono stati un
casino, cerco di porre rimedio adesso.
Uscita soft con moto soft stranamente assortite, nuovissime, nuove, vecchie e
d'epoca. Piccole, piccolissime, medie e pompone (bis).
riassortite con piloti manico, mezzomanico e smanicati, determinanvano
un'andatura tutta loro, lenta lentissima, sciolta, godereccia, rilassata.
Lo zio, col bellissimo Gilera 124 all'esordio della sua storia polverosa
cornarina, era lento e attento alla sua creatura.
Stefano, col Transalp, sicuro e veloce finchè andava a 2 cilindri e un pò
lentoooo con 1 cilindro solo (vorrei vedere voi al posto del povero transalp che
andava con un cilindretto a tirar su tutta quella ferraglia e quell'ometto, ah
ah).
Carlo, con la sua nuova Beta Alp4 (350 ndr) bella ma un pò spigolosa nelle
linee, sicuramente la + muscolosa del lotto, che preferiva andarci cauto sia x
timore di rovinare la cavalcatura che il cavaliere.
Io, con la mitica Tricker, metà moto e metà triciclo, moto che rispolvero (o
meglio impolvero) in queste occasioni più soft xchè non appena le chiedi un pò
di ritmo ti stanga. Lei ti porta ovunque, con tanta sobrietà, poi pensi di poter
fare uno step in più e l'avantreno tenta di giocare a flipper.
Bello fermarsi e riflettere tutti non sui tempi nel fettucciato ma su quanto sia
difficile portare comunque questi ferri in determinati posti. La mia moto e
quella di Stefano sono gommate on-off, la Tricker, il Gilera e il Transalp hanno
forcelle stuzzicadenti e dalla scarsa escursione, ammortizzatori anch'essi
corti. In queste condizioni anche una sterrata di montagna col brecciolino e
qualche buca di troppo è un macello, ma che goduria quando riesci a chiederle
qualcosa in più, ti sembra di aver fatto chissà cosa, come un bambino che fa il
suo primo gol con gli amichetti. Il mio momento top nel giro è stato quando nel
discesone verso Sinnai ho fatto una curva in pieno stile speedway, derapata e
controsterzo, visto che scendevo bello veloce. Bello anchè perchè la sentivo
bene impostata, è bassa e si è girata bene, non ha avuto esitazioni. Forse con
un'endurona sarebbe stato più difficile.
La compagnia, come al solito, eccellente, peccato per la birra che non abbiamo
bevuto a fine giro.
Sometime soft is good.
Danilo RR400 \ Tricker