Capoterra 2 - M.Nieddu con la neve uscita del 13 febbraio 2010.
Mario , Giuseppe, Stefano, Roberto, Danilo, Giorgio e Manuel.


Scrive Manuel:
Ok inizio io per la prima parte ma lascio subito la penna a chi è + bravo di me :

Appena uscito di casa ho subito incontrato il "nemico" che avrei dovuto combattere per tutto il giorno: il freddo! Hai voglia a metterti pile, doppie calze e calzamaglia, quando ci sono 3-4° ti caghi dal freddo e basta. Poi alla stazione l'incontro con gli "amici" con i quali avrei condiviso le emozioni della giornata: Stefano, Danilo e Peppe. Si punta per il bar di Poggio dove ci aspettava Mr. "N" e ci raggiunge Roberto "mammut" nel forum xt yamaha. Seguiamo al gps la traccia di sabato scorso percorrendola al contrario e superato l'osservatorio di Poggio ci immergiamo nel primo dei cento guadi della giornata.
Dopo il fiume c'è un single track detto "la pianura" che porta all'inizio della mula "spaccabraccia" che decidiamo di bypassare per un più comodo sterrato che ci porti in zona Su Spantu. Da lì affrontiamo la prima mula detta "la scogliera" perché ci si arrampica per lo più su enormi graniti affioranti.
Ormai con lo sforzo non sentiamo più il freddo e dopo un quarto d'ora di arrampicata sbuchiamo sotto la casermetta abbandonata della forestale dove ci incontriamo con il gruppo del forum yamaha e veniamo raggiunti da Mario che aveva seguito le nostre tracce da Poggio.
Saremo una ventina di moto in tutto, troppe per poter girare assieme, e decidiamo di separarci da subito. Io e Mario deviamo per un percorso chiamato "la catena" che era scorrevole ma dopo l'alluvione presenta diversi tratti trialistici e dopo una ventina di minuti ci ricongiungiamo con gli altri Polverosi all'inizio del sentiero Italia che scende a valle lungo il fiume. E' un sottobosco fitto fitto a tratti in forte pendenza con perdas smosse dovunque e rami bassi del tipo "a sconcarura". Tutto bene comunque e ci si ricompatta al ponticello nel fondovalle dove inizia il lungo single track già percorso sabato scorso.................................
Manuel te450

n.d.r. tutti i componenti vengono sollecitati a ricordare con report :)

Scrive Danilo:

Ricordo eccome ..... ricordo che Mario è forte ed è anche una bella manetta ha passato metà del tempo ad aspettarci ..... che Roberto Mammut è simpaticissimo e sulla moto pare un peso piuma ..... ricordo che la mula che Manuel chiama la scogliera è dura non ti lascia respirare gas aperto o sono ca@@i.....
Ricordo che c'era molta più acqua dell'ultima volta e infatti ci siamo fatti un guado con le palle ammollo (vedrete nel filmatino) ....
ricordo che la zona ha ancora da dare .. eccome se ha da dare ....
Grazie a tutti i compagni di gioco per la compagnia .... finche lo spirito polveroso regge non ce n'è per nessuno.

hujambooooo (in che lingua è ?)

Danilo DR350


Scrive Mario:

Ok questa è la mia versione dei fatti su sabato scorso:

Abito a Poggio dei Pini, di solito il sabato esco in moto, chi c'è c'è.

Esco la mattina, tarduccio, le 10 circa.
Vado a vedere al bar di Poggio.
Nessuno.
Vedo però una traccia lasciata vicino al bar.
Vado a fare benzina a capoterra pensando: se la traccia è di Nicola, non li prendo più.

Ritorno al bar, serbatoio pieno, inizio a seguire le tracce.
Non capisco certi cambi di direzione ma continuo a seguire.
Molto prima di quanto non mi aspetti vedo l'ultimo del gruppo, un BMW che si accinge a fare una mulattierina niente male. Rabbrividisco, per lui.
Subito dopo riconosco gli altri.
Bella salitina che a pezzi e a morsi facciamo tutti.
Prima sosta sullo stradone, arriva un altro gruppo, almeno 10 moto, che però ci molla al volo.
Intorno a me soprattutto TTR, XT, DR e poche enduro più sportive.
Mi ritornano in mente i periodi in cui cavalcavo con orgoglio un DR650 enorme; delle faticate mostruose per fare 20km in una giornata, ringrazio di essere arrivato al KTM, moto molto più facile di quanto possa sembrare, anzi.
Credo che le moto da enduro tipo ktm siano molto più maneggevoli e confortevoli nella guida di quanto non siano le pesanti misto enduro-strada. L'unica cosa forse è che bisogna tenere leggermente più aperto e non lo dico per fare il figo, non è obbligatorio andare veloci, è semplicemente più facile la guida.
La vera difficoltà è il controllo del mezzo ovvero conoscere in anticipo le reazioni della moto nei percorsi. (fine della pillola tecnica, scusate).

Andando avanti, mi metto in testa al gruppetto e saliamo per S'ena e sa craba, poi giù per il sottobosco.
Mi fermo alla piana di Scillaras.
Arriva subito dopo l'Husqvarna e poi gli altri.
Riprendiamo per punta triaxeddu e poi fino alla foresta di bidda mores, sosta di raggruppamento, saggiamente decidiamo di non affrontare un guado profondo e fetente che ci aspetterebbe proseguendo per il sentiero.
Ritorniamo sullo stradone fino alla forestale.
Poi giù verso il mare, prima di arrivarci però propongo di saltare nella valle parallela passando attraverso un salitone di piccole pietre girgie pregustando già un bel testa a testa con Gianmarco che nel frattempo ci aveva raggiunto con la sua splendida 525.
Salita che nel rettilineo finale è una vera goduria, l'adrenlina sale e il vento in faccia la amplifica.
Purtroppo Gianmarco abbandona a metà salita per una foratura e ci saluta.
Dall'altra parte, la cava o quello che era; proseguiamo fino ad un bel guado, moolto largo.
Non faccio a tempo a pensare il da farsi che la telecamera di Danilo è gà in azione.
Uhm, chi parte per primo ?
Risate a dentri stretti.
Decido di dare il buon esempio sapendo già che i miei piedi questa volta non ringrazieranno gli stivali per la loro discutibile tenuta stagna e soprattutto perchè dopo aver fatto lo sborone fino a quel punto dovevo dare segno di vero spessore !

Il guado parte bene, livello non preoccupante ma verso la fine, la moto inizia ad inabissarsi preoccupantemente fino a sentire il motore entrare in apnea.
Per miracolo la moto si spegne solo dopo aver messo le ruote ad un cm dalla riva, minchia che culo, penso.
Mi preparo quindi allo spettacolino che di lì a poco avrebbe coinvolto tutti.
Mi compiaccio, passano tutti senza problemi, bagnati ma salvi.
Che figata, penso, siamo arrivati fino a qui e non è successo niente, Il primo accende la moto e parte, mi accingo a seguirlo, sono pronto, devo solo accendere la moto.
Un rapido sguardo indietro per assicurarmi di non essere solo .... noto due o tre della compagnia discutono intorno alla BMW, brivido.
La consulta si infoltisce, ok andiamo a vedere che c'è.
La bmw non parte ...
Inizia la diagnosi, pronti ad intevenire ma c'è poco da fare, sotto la sella sembra ci sia un progetto della nasa applicato all'enduro.
Fortunatamente la questione si risolve con coda tra le gambe togliendo il cavalletto che impediva la messa in moto.
E' passato il tempo giusto per iniziare a sentire il freddo dei guanti fradici.
Si parte.
10min, guanti fradici, dita congelate e doloranti. Senza rendermi conto dell'altidudine la finiamo in una strada completamente innevata, una figata si ma le dita fanno un male da morire. Non ce la faccio più. Mi fermo all'improvviso e mi scaldo le mani sulla marmitta, vera goduria, tipo caminetto.
Arrivano gli altri, altre foto di rito.
Salve le mani inizia a scendere velocemente la temp dell'acqua negli stivali.
Si riparte ma poco dopo ci ritroviamo in tre ad aspettare il gruppo preso da un non precisata sosta tecnica. Freddo, sempre più freddo. Punta Sebera completamente bianca completa lo scenario mentre agito le dita dei piedi dentro gli stivali ?
Decidiamo di scendere a valle comunque ed aspettare il gruppo in un punto leggermente più confortevole. Bella discesa e quasi frontale con un bel cervo adulto che incasinato anzichè scappare mi veniva incontro.

A valle mi accorgo che "l'ora di pranzo" che avevo comunicato a casa prima di uscire era passata da un pezzo e che mancava un'ora per tornare ed accompagnare Enrico, mio figlio, alla festa di carnevale.
Minchia, devo sbrigarmi, saluto gli amici e scappo.
40min ininterrotti di moto per fare la strada al contrario passando da quella più larga, una figata, giusto in tempo.

Alla prossima

Ci sarebbero le mitiche tagliafuoco di Sarroch, quando volete ...



e ora le foto!!!


















video fatti da Roberto:
video 1
video 2
video 3