3 giorni di enduro
Report uscita del 16, 17 & 18 ottobre 2009
Partecipanti : Stefano, Nicola, Salvatore, Ale, Walter e Danilo.
Scrive Stefano:
Fin qui tutto bene
"La conosci la storia di quell'uomo che precipita da un palazzo di cinquanta
piani, e a ogni piano si ripete: fin qui tutto bene, fin qui tutto bene...".
Gia' mentre ci avvicinavamo in moto da Cagliari a Villaurbana mi tornava in
mente l'inizio di un film francese di qualche anno fa.
http://www.youtube.com/watch?v=gxcZe_y2-nA&feature=related
Fin qui tutto bene...
Certo, non e' lo spirito migliore per iniziare un'esperienza nuova. Ogni
Duegiorni o Tregiorni enduristica delle nostre fa storia a se', ma questa si
annunciava speciale. A condurre le danze non sono i soliti cialtronissimi
abusivi dell'enduro, ma dei veri specialisti: Nicola-Kesta, l'inseparabile Toto
e, nuova conoscenza, Ale. Al furgone di appoggio, Walter. Mai si era visto prima
un gruppo piu' assortito condividere un programma di viaggio cosi'. Tre giorni
in sella, molti tratti mai percorsi prima, difficolta' sostenute e distanze, a
dire il meno, "importanti": a consuntivo 285, 180 e 170 chilometri. Una linea
irregolare che sale da Villaurbana, rimbalza a nord di Bitti e termina a S.
Andrea Frius.
E allora, fino a che punto e' andato tutto bene? Date le premesse (compresi i
corvi che volteggiavano sopra le nostre teste e che un paio di volte ci sono
passati veramente vicini) non poteva andare meglio. Abbiamo dovuto rinunciare
solo ad un breve tratto la prima giornata e altrettanto all'ultima. Ma anche
questo andava bene, soprattutto, per me, considerata l'immensa stanchezza
dell'ultimo giorno e i capricci meccanici che si mettono sempre in conto. Certo,
i guasti come il maltempo li si vivono in un altro modo se qualcuno te li
chiama. Ma anche questo rimane dietro le spalle.
Dentro rimane il ricordo di tre giorni vissuti in crescendo.
Niente da dire sul Grighine, un montagnone solcato da sterratoni di cantiere per
il parco ("parco"?) eolico. Bell'andare sui percorsi tra Sorgono e Gavoi e, dopo
un infernale bretellina tra Orani e Iscra, finalmente arriviamo in zona di
Foresta Burgos. E' un'area vastissima, percorsa in lungo e in largo da sterrate,
mulattiere e tagliafuoco per tutti i gusti. Rileggevo i finti report del
Diemmala Raid, dove ci eravamo inventati il giro di Foresta Burgos: la realta'
ha superato l'immaginazione e gia' stiamo pensando a come e quando tornarci. Una
giornata a Foresta Burgos si paga da sola.
Fin qui tutto bene...
La seconda giornata e' iniziata con una fastidiosa pioggerellina che da Mamone
ci ha accompagnati quasi fino a Nuoro. Bel trasferimento da Bitti: peccato il
cielo cupo che non ci ha permesso di apprezzare il panorama che doveva essere
veramente magnifico. Arriviamo finalmente ad Orgosolo per pranzo (un giro
assurdo e senza alcun interesse) e ripartiamo sulla traccia nota che avevamo
gia' percorso a giugno. A tratti riprende la pioggia e attraversiamo anche un
fitto banco di nebbia. Nicola, Toto ed Ale sono avanti da qualche parte. Io
arranco in un paio di discese cattivelle, ma alla fine ci ricongiungiamo al
gruppo senza quel ritardo abissale che temevamo. Piu' che contenti siamo
esaltati e ne vogliamo ancora. Ed altro riceviamo!
Prendiamo le strade forestali che scendono da Urzulei verso Lotzorai. A giugno
era stato un incubo di canaloni e strade devastate dalle piene invernali, ma,
rassicurati da un'esplorazione da parte di Nicola che era passato in scioltezza
appena un mese prima, scendiamo tranquilli. Dall'inizio qualche cosa non va:
dove dovrebbe essere piu' facile sembra che siano passati ad arare. Piu' giu',
dove era impestato a giugno, anche ora e' non meno impestato. Fortunatamente ora
la cavalcatura e' piu' adatta (allora ero sceso di li' con il Dakar)e, a parte
una scenetta di un mio incastro tra mucchio di sabbia e pietre di fiume,
arriviamo in fondo senza problemi e non troppo staccati.
Fin qui tutto bene...
La terza giornata e' stata un attraversamento quasi completo dell'Ogliastra: si
tratta di passare sotto il naso delle creature dei boschi della zona,
notoriamente poco attratte da certi visitatori. Insomma: muoversi decisi e
rapidi.
Attacchiamo da un curioso single track in cemento (quello che resta di una rampa
di accesso ad un orto) e saliamo, saliamo e saliamo ancora. Il grigiore del
mattino si dissolve e siamo in una giornata radiosa e fresca, passando
velocemente da un versante all'altro di montagne sconosciute collegando
velocemente tratti di puro piacere e scoperta. Quando finalmente mettiamo le
ruote su terreno noto (il Tacco di Osini che ci collega al versante di
Perdasdefogu) l'indicatore di godimento e' andato ormai fuori scala: non c'e'
piu' la distrazione della strada nuova e dei posti mai visti e resta solo da
aprire il gas. Go, Go, Gooooo!!! Anche troppo: stop repentino per rabberciare
alla meglio il terminale di scarico della mia moto che rischiava di staccarsi.
Stavolta arriviamo un po' staccati a Perdasdefogu. Casa e' vicina, ma e' anche
tardi e quindi difficilmente riusciremo a chiudere il programma. Quanto a me, mi
sento come un calamaro sul banco della pescheria a fine giornata. Quando a
Ballao ci ricongiungiamo con il gruppo di testa che sta iniziando a caricare le
moto sul furgone la giornata e' ormai terminata. Io e Danilo recuperiamo il
nostro bagaglio e, zaino in spalla, riprendiamo la via di casa dopo avere
salutato i nostri compagni.
Fin qui tutto bene...
E' stata un'avventura, una bella avventura.
Grazie a tutti e alla prossima.
Foto al solito album:
http://www.motosardi.org/ollast/foto/album/jalbum.asp
Stefano
AbuXivo
scrive Danilo:
Se la scorsa long-distance aveva come ligth-motif la storica frase "DIE MALA",
questa volta abbiamo "Pitticca Sa cugurra" :-))))
A villaurbana; saranno stati si e no 400 mt di percorso, che Nico si deve
fermare per metter mano al freno posteriore della sua 530 .... << porca
....@@@@na mai successa una cosa simile in tanti anni di onorata attività
.....pitticca sa cugurra>> E via tutti a ravanare :-))) Si prosegue. Arrivati
nella zona sopra nominata "la monte paulis dei Gavoesi" .... vedo ancora Nico
fermo che smadonna << boooh ma che ca@@...lo succede ancora ???>> Candela
bruciata. Smontare serbatoio .... Sostituire la candela ... si riparte? Si ma
solo se oltre a spingere il bottoncino dai anche un colpetto al pedale ....
strane alchimie KTMistiche... altra ravanata ai maroni e al grido di << PITTICCA
SA CUGURRAAAA >> proseguiamo.
Davvero bella la scorrazzata in zona burgos ..... Ma la sfiga continua a stare
in sella con Nicola .... gli succede di tutto: il tappo della benza forse non
sfiata ....mah ... la sua moto ogni tanto si spegne o non riparte ... Siamo in
"leggero" ritardo. Il piano va rispettato ... Decidiamo di aprire un po di più
il gas e go go goooo. Anche noi lumaconi ci stiamo esaltandoooo E' quasi buio e
nel bosco è peggio ma, si sa, la sfiga ci vede benissimo. In una delle tante
mulattiere ... ancora Nico fermo. Me lo trovo intento a smontare il faro,
staccare cavi e cavetti ...<< c'è un falso contatto ma dove ca@@@@ è?>> E qui,
devo esserre sincero, ho pensato <> :-)))) Arrivati
sull'asfalto è notte e Nico sale sul furgone con la moto, mentre gli altri
scannoneggiano verso l'agriturismo di Mamone (giudizio trattamento, Buono++).
Il giorno seguente troviamo una pioggierellina mattutina, gestibile, che ci
toglie di mezzo la polvere. A scanso di equivoci la ravanata collettiva la
facciamo prima di partire :-) Nico sistema la moto, senza luci, ma cammina, e
questo basta. Il percorso del secondo giorno non mi ha entusiasmato. Troppo
asfalto iniziale e buona parte già vista con un clima atmosferico migliore ... E
la sfiga ? che fine ha fatto ? ... Piccoli accenni ci sono stati ancora. Anche
il 530 di Salvatore si spegne e riparte con difficoltà, ha poi incrociato "male"
un maiale, rischiando di emulare lo zio con il cinghiale .... ma alla fine le
ravanate preventive hanno funzionato e le forze del male escono sconfitte :-)))
Il giro del terzo giorno è stato FANTASTICO. Pochissimo asfalto 5% Max. Posti
bellissimi, difficoltà variegata, passo sostenuto. Ci siamo fatti una speciale
del rally 2009. Ammiro molto i piloti, quelli veri. Devono avere un fisico ben
preparato e palle quadrate usando la moto facendo quei tempi.
Comunque .... ancora una bella esperienza in ottima compagnia. Ringrazio Nico,
Ale e Salvatore per averci aspettato pazientemente. Le prossime multy-day alla
prossima primavera .....
CIAOOO
DaniloDr350