Combinazione fortunata dell'ultimo minuto e grazie ad un passaggio in furgone
con Lubecciu decido di provare la mia prima in quel di Carbonia. Raccatto informazioni tramite Higlander che mi dice: " Si, non è male e poi forse ci hai girato con gli Abusivi". Mica vero! Nel dettaglio: parto solo soletto alla volta di Rio S.Girolamo, pettinato, benzinato e leggero. Arrivo alle 7.50 sotto casa di Luca e lo avverto di essere li. Arriva di fretta Toto che nel frattempo ha passato la notte in bianco per capire come si fa a riemire il Camelbak della KTM, arrori! Carichiamo le cavalcature sul furgone festosi partiamo per Carbonia dove arriviamo giusti giusti per le iscrizioni. Convenevoli di rito, iscrizione e via. Il parco chiuso è in cima al Monte Sirai (figo!). Si va, subito-subito una bella discesina single-track tra sassi e lentischi tipo "Motocarri", solo che così a freddo la cosa non è entusiasmante. Si scende e Stefano Sequi che mi precede si pianta su di una roccia e oplà a terra. Merd... ma se si comincia ad andare per terra gia dall'inizio... Mi fa sempre uno strano effetto (moltiplicatore) vedere a terra uno che conosco. Comunque è solo un'intoppo, nulla di serio e si riparte. Qualcuno s'incastra sui sassi, qualcuno nei cespugli e via scendendo. Fa un caldo BOIA e come al solito ho calibrato male l'abbigliamento con tanto di maglia tecnica pesante... Sboing, sboing, tra un riblazo e l'altro si arriva giu dal Sirai lato Sud e si prende la tangenziale Carbonia-Porto Vesme per un paio di Km. dove intersechiamo sulla Dx. un sentiero che sale in zona ospedale. Parto stanco, non ho chiuso occhio stanotte (che sia stato contagiato da Antonangius?). Si sale e c'è gia un tappo, qualcuno cade e blocca il passaggio, un cretino s'incasina e fa cadere Toto. Mi fermo e blocco tutta la fila. Toto, aiutato a rimettere in piedi il cavallo, mi fa cenno di passare. Riparto e arando a zig zag salgo veloce. Arrivo in cima e mi fermo ad aspettare i compagni dove c'è una bella veduta su Carbonia. Solo non riesco a fare foto perchè arrivano gli smanettoni e mi tocca scansarmi. Arriva Luca e prosegue, aspetto Toto. Passano i minuti e passano quasi tutte le moto ma di Toto manco l'ombra. Ma che fine ha fatto Awanagana? Arriva una scopa e mi chiede se vada tutto bene. Rispondo di si che sono solo in attesa del compagno con la Kappa Nera e questi." Ah ok, è ancora giu, stanno cercando di far ripartire la moto". ??? Ma che cavolo succede? Nulla, se non che Toto cadendo aveva chiuso d'ufficio il rubinetto della benzina e poi si era semplicemente scordato di riaprirlo... Intervallo (musichetta d'arpa di sottofondo) 75 Km. totali di percorso gradevole. Impegnativo (leggermente) la prima metà, scorrevole e veloce la seconda. Scope superlative! Su e giù come segugi. Nessun disperso. Una sessantina di moto? (così ad occhio). Una dozzina di Quad (mai tra le palle), splendido. Ristoro medio buono. Pag. 2 Toto mi precede su bretelle saliscendi larghe e strette in direzione approssimativa Narcao. Una bella discesa panoramica in zona incendiata, poi un bel sottobosco piacevole e poi sul genere "Motocarri" curve e controcurve, discesa con sassi e gradoni, tanti gradoni. Toto s'incasina in uno di questi e visto che non è proprio un cestista di squadra di pallacanestro, le gambe annaspano invano per aria e... oplà... A terra. Nulla di serio, si riparte subito con toto che comincia a far trasparire un po' di nervosismo (bava alla bocca e canino che brilla al sole)! Si scende, si scende, si scende, Sboing, Sbalz, Sboing, Sbalz per un bel pezzo. Altro Sboing ad altezza extra e Toto... s'incastra tra la parete a Dx. e un megasasso che gli tiene l'anteriore di traverso. Scendo e tengo la moto con Toto sopra che mi suggerisce cortesemente (PAROLACCE) di togliergli il megasasso da sotto ai c.....i, detto fatto, tolgo l'ostruzione e come un fiume in piena a diga rotta arrivano Toto e la sua Kappanera e per un pelo non mi fa la ceretta ai baffi! Si va. Si fatica e si suda sino ad arrivare in zona Cuile con abbeveratoi dove smontiamo dalle selle per un paio di minuti. Luca ha una brutta cera, il viso è giallo-grigio-verde e la lingua bianca. Mi dice che forse è meglio che mi stia davanti così lo tengo d'occhio che ha una pecora o un cinghiale che sale e scende nello stomaco (il troppo vino della sera prima lo fa sragionare). Si riparte ma solo dopo aver abbeverato le cavalcature e noi stessi. Si sale un po' (c'era gia la tagliafuoco o arrivava dopo?) boh... mi pare adesso. Si va su tra fangazza e sassi. Ora si scende e si riscende ancora, sottobosco fitto, fango e strettoia. Toto non vede la fettuccia e tira dritto per una ventina di metri per poi faticare a manovrare per fare dietrofont, dove lo attendo al varco per fargli una foto. Curva stretta a Dx con guado superfangoso e profondo tra i rovi. Si continua sul genere strettoia e fango con fondo viscido. Un'altro guado un po' bastardo, vedo uno che mi precede che si ferma e cambia traiettoria, prende la mira e si spara a tappo tra i ROVI a Dx. e i ROVI a Sx. per attraversare il guado fangoso. Strappa mezza manica sui rovi e sparisce. Tento io con mooooooolta calma, temo maledettamente i ROVI! Fosse per me li brucerei tutti. Vado e passo senza farmi ghermire dai tentacoli spinosi però mi ferma il pattinamento a vuoto del posteriore sulla cunetta d'uscita con rischio scivolata indietro e bagno in porcilaia. Calmo! Punto i piedi e con l'ormai collaudatissima tecnica dell'XT-Tractor (vedi San Teodoro) do un filo di gas e batto grandi culate sulla sella sino a quando il posteriore aggrappa e sono fuori. Toto mi segue alla grande, manco avesse un Hooverckraft (vola letteralmente) la taglia fantino forse lo aiuta e le grandi gomme della Kappona lo fanno galleggiare! Ora tocca a me lisciare, vado di traverso su un piccolo declivio fangoso, fatico un po’ a rimettere su Carolina con l'aiuto di qualcuno. Si riparte e comincio a pensare che sono stanco e non mi dispiacerebbe arrivare presto al punto di ristoro, manco detto ecco che come per miracolo il punto di ristoro è li dietro l'angolo. Pausa zigarro, vinello, formaggio e patatine. Qualcuno loda l'XT e io ovviamente mi gonfio di soddisfazione. La pecora di Luca è ancora li che salta la staccionata dello stomaco, tanto che forse abbandoniamo e andiamo a cercare asfalto. Siamo a metà percorso dopo soli 35 Km. O tutti o nessuno e conveniamo per l'asfalto. Luca però si fa convincere da una scopa che ci dice che il ritorno è veloce e così facciamo. La pecora finalmente va giù e Lubecciu è nuovo di pacca, va come un treno impazzito, manetta, manetta, manetta. Parte e lo raggiungerò solo parecchio più avanti. Con Toto facciamo l'elastico, ora io ora tu e via così. Viaggio da solo da una buona decina di minuti, fondo giusto, pochi sassi, divertente e... Toto è fermo e sembra un vulcano in eruzione. Mi fermo e con aria affranta mi dice. "Perda". Perda? Quale? Dove? Perchè? Cosa? Non vedo pietre da un pezzo. Capisco guardandolo in viso! Perda a conca o meglio sasso in faccia. Un po' di sangue e casco ed occhiale scalfitti. Meno male che aveva gli occhiali! Altrimenti lo zigomo o peggio!!! Sbuchiamo in una bella cava dove ci fermiamo per un paio di foto. In un'ora ci siamo letteralmente mangiati i percorso e siamo sbucati nuovamente alle porte di Carbonia. Fine dei giochi. Saliamo sul Sirai e sento una bruciatura al dorso della mano Sx. penso ad una bruciatura di sigaretta ma qui in moto sigarette non ce ne sono accese... ah! ci sono, mi si è pinzato un pelo nella cinghia dell'orologio, ma... Ahia che male! Non è un pelo, inchido bordo strada e premo con forza sulla mano. Esce rincoglionita una vespa "BAGASSA" che mi ha punto 3 o 4 volte! Quando smonto e mi toglo il guanto ho una bella bolla che pare un Sirai in scala ridotta. Sa Bagassa! Bello, divertente, gradevole! Grazie cari compagni di merenda, alla prossima. BXT. |
Tre ne ho fatte in vita mia e credevo che lo standard fosse la prima: una sola caduta in tutto. Invece, amaramente, scopro che lo standard è: prima caduta alla prima salita e per colpa di ki mi precede. Perciò intendo partecipare alla prossima, dovunque sia, per smentire tale dato. Che dire... tutto bello ... capirai... dopo un anno e mezzo ke non facevo fuoristrada anche a tuvixeddu mi sarei divertito... All'inizio ho pure pensato d ritirarmi; quando la scopa mi ha detto ke oltre sarebbe stato anke peggio ho subito dichiarato di volermi ritirare. Invece dopo peggio non era; forse uguale ma non peggio. E dopo ero anke più preparato al fatto ke indietro non si poteva tornare e quindi bisognava almeno arrivare al ristoro. Al ristoro ci siamo fatti forza a vicenda e c siamo trovati al parco chiuso ognuno coi suoi resoconti. Io ricordo, in ordine cronologico: pietra in un occhio, puntura di vespa in un polso, ruota bucata. Tre fatti awenuti negli ultimi 30'! Dei primi due sapete già tutto, la ruota di luca tanto inattesa quanto possibile. Comunque al ritorno, a 300 metri dall'arrivo, diciamo che è risultata indolore, almeno fisicamente J. Informatemi anche della prossima, grazie, e partecipiamo copiosi! toto520 |