Bagno al Rio Picocca
Enrico, Giuseppe, Antonello, Luca Pintore, Alessandro, Mirko, Daniele, Marco, Manuel e Luca Becciu.
30 maggio 2009
Scrive Enrico:
Godetevi le foto dei Polverosi che , sprezzanti del pericolo si sono immersi
nelle gelide acque di Rio Piccocca ,mettendo a rischio la loro vita , perchè
"pare" che siano infestate da alligatori , kaimani, coccodrilli , piranha......
e strani animali con costumini "verdepisello" e accappatoi in microfibra......
http://it.groups.yahoo.com/group/polverosi-ichnusa/photos/album/574304512/pic/li\
st
ciao
Enrico Beta400
Scrive Marco:
Bella uscita.....era dal lontano 1975 che non facevo un'uscita con la moto
tassellata e seguente bagno nel fiume...allora andavamo ai laghetti di
S.Lucia.....
bello.....uscita spensierata e giovanile ;))
il giro prima del bagno e' stato interessante, non avevo mai fatto la pietraia
in salita (zona M.Nieddu), non credevo che una strada potesse essere realizzata
di solo pietre da spacco da 15 cm....incredibile...un fondo cosi' non e' facile
da trovare....
poi non mi ricordavo bene la "scogliera" fatta in discesa dopo Castiadas...l'ho
affrontata con le traiettorie peggiori, ma ne son uscito indenne (meno male-la
pratica aiuta ...)
Poi sterratone da polverone tremens.....meno male che il vento forte spazzava
velocemente tutto, e' bastato lasciare un po' di distanza tra noi per
risparmiarci la silicosi:))
e finalmente il fiume.....ahhh.....chiare e fresce acque.....veramente bello e
piacevole immergersi, rigenerante.....bella giornata....bei ricordi ;))
Peccato per Luca TT350 che arrivato (lui:) puntuale all'appuntamento ha dovuto
rinunciare per rumorini alla moto, e per Manuel, che dopo M.Paulis ci ha dovuto
salutare causa foratura al posteriore.
Ok....alla prossima, un grazie a tutti ci siam divertiti ;))
Ciaooo,
Marco
Scrive Antonello:
Questa la volevo provare, un bagno ristoratore al fiume dopo un giro enduro!
Devo dire che ne è valsa la pena: il posto era bello, l'acqua fresca ma non
fredda, una meraviglia, con un effetto rivitalizzante da sentirsi ragazzini.
Anche se il bagno l'abbiamo fatto solo in 3 (Enrico Beta, Marco ed io). Mi sarei
trattenuto volentieri ancora un'ora per nuotare e camminare in acqua (grazie
alle raccomandate "seppiette" ai piedi) dentro il tunnel sul fiume a sinistra
, ma eravamo in forte
ritardo.
Peccato che per un problema iniziale alla sua moto-del-futuro Luca sia dovuto
tornare a casa: siamo comunque rimasti ben in 9 con varia cavalleria, tra cui
una Husky appena uscita dal concessionario con ancora il cartellino del prezzo e
la 2t Honda di Peppe seminuova, appena sbarcata dalla nave.
Non è stata una passeggiata, il giro di avvicinamento alla meta era in diversi
tratti medio-hard fin dall'inizio (Monte Nieddu), poi per me non era giornata.
Dapprima nella 723 in salita, da cui ero finora uscito indenne, ho spalmato la
moto fianco a un canale: Peppe me l'ha tenuta dritta aiutandomi a ripartire. Poi
verso la fine in un tratto hard di pietroni fissi in discesa ripida - credo zona
Buddui dopo Castiadas, presumo sia la "scogliera" - altro e più pericoloso
errore, ho piantato l'anteriore spalmandomi sotto la moto (rialzata con l'aiuto
di Ale Mura: il ginocchio convalescente ringrazia). Bilancio immediato una
freccia penzolante che volevo sistemare al fiume ma ho perso per strada.
Bilancio del giorno dopo un dito gonfio più gomito e spalla doloranti.
Il forte ritardo al Picocca e il bagno troppo breve sono forse dovuti al fatto
che alcuni di noi a M.te Paulis si sono abituati a seguire le guide indigene
(cioè Marco e Daniele :-D), per cui non memorizziamo i percorsi. Così, con Ale
Mura, Mirko e altri abbiamo perso parecchio tempo a scendere e risalire qua e là
in mulattiere verso il fiume anzichè prendere subito per Cirronis.
Dopo la molta polvere, che col caldo senza occhialoni mi si stampa in faccia, il
Picocca è arrivato come un'oasi lussureggiante. Qualcuno ha immortalato la
scenetta quando fra lo stupore generale mi sono asciugato con l'accappatoio in
microfibra, accessorio dei trascorsi campeggi in moto: boh, tutta sta meraviglia
per un tocco di civiltà :-DDD.
Alcuni sono scappati subito a casa, con Marco, Enrico e Peppe siamo usciti per
ultimi dalle pietre del lungo greto. Tornando indietro verso l'orientale ho
provato a cercare un'altra zona balneare, ma alla vista di cani legati agli
alberi abbiamo rinunciato.
Ritorno allegro su asfalto, per fortuna nessuno ci ha rubato i vestiti al fiume
così non abbiamo dovuto spiegare al giudice, come nel famoso film, un rientro
nudi (ma con stivali e casco se possibile :-D).
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