Report di Stefano Zanetti: Awbari Sabbia Raid – Libia 2008. 24 ottobre – 1 novembre 2008. Venerdi 24 ottobre. arriva Gilberto di Avventure nel Mondo per consegnarmi il biglietto, check-in banco Air One, parto per Roma Fiumicino alle ore 8.00 con un ora di ritardo, arrivo a Roma alle 9, raggiungo il terminal C, entro nel terminal, incontro Enrico e gli altri di Vicenza e Savona al primo piano, scendiamo per fare il check-in per Tripoli, incontriamo i “toscani” di Prato, finalmente abbraccio Peppino e Lamberto, Massimiliano il capogruppo consegna ad ogni partecipante una felpa grigia con cappuccio con stampati davanti i nomi personali e dietro un tuareg stilizzato e la scritta “LOST IN THE SAHARA”, l’aereo dovrebbe partire alle 12.50 ma partirà alle 14, incontriamo il responsabile di Avventure nel Mondo che ci consegna le casse viveri, poi tutti al check-in, tutto ok, giriamo per l’area dei duty-free, gli altri rinfresco offerto da Lamberto al Frescobaldi Wine Bar (prima avevo notato il locale per la sua particolare qualità e diversità di prodotti rispetto alla media duty-free ma senza accorgermi delle insegne), alle 14.30 (ore 14.30 Libia) partiamo per Tripoli con Libyan Airlines dove arriviamo alle 16.30 (ore 16.30 Italia), alle 18.00 partiamo per Sebha dove arriviamo alle 19.30, con due pulmini bianchi (dopo aver caricato i bagagli sul portapacchi del tetto partiamo e all’uscita della città rivedo il caratteristico forte sulla collina) raggiungiamo Fjeij alle 21.30 (rispetto al mio viaggio del 2004 ho notato che la strada è stata trasformata da una a due carreggiate - viaggiato davanti a fianco di Peppino), conosciamo Valerio Alessandri il meccanico moto di Marina di Grosseto, cena e poi in stanza n° 6 con Enrico davanti a quella di Peppino Lamberto e Fabrizio di Carpi. Sabato 25 ottobre, Km. 150. Sveglia ore 7.30, dormito profondamente, colazione, visioniamo le moto (una di quelle nuove è già ferma con il motore grippato) e io prendo in consegna la n° 8 con il contachilometri che segna 15, tutti consegniamo al meccanico il foglio del contratto di noleggio firmato, Valerio continua a ripeterci che le moto sono nuove e vanno rodate quindi usate con moderazione (ad ogni rifornimento di benzina durante tutto il viaggio aggiungerà sempre nei serbatoi olio da miscela), bisogna fare scorta di benzina per le moto, e in cinque (io – Stefano”fisioterapista” – Mario “mela” – Enrico “tu ve ri” – Fabrizio da Carpi) accompagniamo le jeep al distributore di carburante posto a 30 km. (5 direzione Sebha poi al controllo polizia a destra 25 km.), al distributore incontriamo autocarro 4x4 Man “verde BOX” che partecipava ad un raid transafricano, quando è il nostro turno di rifornimento finisce la benzina, altri 20 km. per arrivare ad una piccola frazione dove finalmente facciamo rifornimento a moto – jeep – fusti (altri autocarri 4 x 4 Unimog raid transafricano), torniamo alla base di Fjeij avendo percorso circa 90 km., ore 14.00 pranzo con solita zuppa, paghiamo € 100,00 cassa comune, grande discussione fra il gruppo che vuole portare su una jeep una moto di scorta e Valerio il meccanico che è contrario (non vuole nemmeno pensare di utilizzarla per eventuali pezzi di ricambio) alle ore 16.00 senza al seguito moto di scorta partiamo sulla strada asfaltata direzione Awbari, sosta per acquisto pane e frutta, Mario “mela” per la prima volta da fuori di testa per il tempo perso e la disorganizzazione nella gestione dei tempi per la partenza e scaglia una mela in mezzo alla strada! Finalmente siamo pronti e dopo pochi chilometri di asfalto entriamo nel deserto direzione laghi di Awbari, è già tardi e ci fermiamo a fare campo a tramonto inoltrato a 30 km. dai laghi, campo, cena da schifo a base di pasta cucinata da Massimiliano “avvocato comunista” in un campo un po’ disorganizzato visto che è il primo e la ora è tarda (alcuni chiedono a Valerio notizie del telefono satellitare che pare abbia solo 10 minuti di ricarica). Domenica 26 ottobre, Km. 150. Sveglia alle ore 6.30, colazione con pane marmellata e thè al sapore di benzina (l’acqua era stata tenuta in un fustino che in precedenza era stato utilizzato per la benzina), capiamo che la moto di Massimiliano è grippata, viene caricata su una jeep e faremo dei turni di riposo di mezza giornata per consentire a tutti l’utilizzo delle moto , alle 9.00 partiamo e dopo aver percorso un tratto di deserto bello e impegnativo con sabbia soffice, arriviamo ai laghi che come ricordavo sono di una bellezza unica, Lunedì 27 ottobre, Km. 160. Sveglia alle ore 7, colazione, Fabrizio si presenta solo con felpa che gli copre le mutande, gambe nude, Lamberto: sembra una con la gonna R. F. raso figa!!!!!!! Martedì 28 ottobre, Km. 160. Sveglia alle ore 7.00, colazione, partenza ore 9, tratto di deserto bellissimo, sembra di essere in un cartone animato o in luna – park, mentre percorrevamo un tratto pianeggiante ho visto fumata nera e botto della moto n° 17 di Stefano “fisioterapista”, sosta obbligata, moto grippata caricata su jeep a tener compagnia a quella di Massimiliano, Mercoledì 29 ottobre, Km. 130. Sveglia alle ore 7.00, colazione, trattamento fisioterapico per la mia schiena da parte di Stefano con applicazione cerotti cinesi colorati, bustina di Aulin, estrazione con bigliettini per turno di riposo per seconda moto rotta (Peppino e Lamberto non estratti), domani mattina è il mio turno, Enrico pensa che sia l’ultimo viaggio in moto nel deserto, partiti alle ore 10.00 dopo che le guide hanno sostituito guarnizione testa motore bruciata jeep Toyota e sostituito pneumatico bucato, deserto bellissimo – deserto bellissimo, sosta per pranzo alle ore 13.00 (mangio biscotti oro Saiwa e latte condensato in tubetto), riparazione carburatore moto Alberto “16/9”, tutti gli animi sono tranquilli e il gruppo è piacevole, ripartiamo alle 14.00 percorrendo un deserto bellissimo con grandi dune ai lati, grande duna con grande discesa, “sdunato” anche se moto si è spenta appena iniziata la discesa, Franco mi ha fotografato, stop per il campo alle 17.30 su una bellissima duna di fronte ad una immensa pianura, la mia schiena và meglio, cena preparata da Stefano “art design” in collaborazione con il sottoscritto che ha tagliato cipolla – aglio - formaggio e aggiunto peperoncino al sugo rosso per la pasta, ottima cena con complimenti del gruppo, Peppino “l’imprevedibile” (secondo il commento di Lamberto) ha soprannominato Mario, “scintilla”!!!!!!, e chiama Filippo “il toro”, ore 22.00 a letto. Giovedì 30 ottobre, Km. 250. Sveglia alle ore 7.00, colazione, mi vesto da motociclista ma essendo il mio turno di riposo causa moto rotte salgo sulla jeep Toyota Land Crusier colore argento metallizzato di Mohamed il “giovane baffone”, partenza ore 9, percorriamo 50 km. di grande plateu in direzione montagna magica di Safina (Mohamed pilota velocemente e cantando la jeep - arriva troppo veloce alla fine del plateu facendo fare alla macchina un salto di 2 ml. di dislivello - atterrando con il muso nella sabbia sottostante – insultato!!!!! e per risposta no problem - no problem ma si vedeva che era spaventato), Venerdi 31 ottobre, Km. 250. Sveglia ore 6, vestito e smontato subito tenda, colazione rapida, “pantera rosa” Aziz freme per partire “time! time! time!”, partiamo per la lunga tappa che ci porterà a Feji, dopo le prime dune impegnative, percorriamo velocissimi (a tutto gas km.155/h.) lungo tratto di deserto pianeggiante, sosta per benzina moto, io e Lamberto (febbricitante) siamo stanchi, con la mano destra riesco a fatica a tenere la manopola dell’acceleratore, dopo km. 230 arriviamo alle ore 12.30 a Awbari (alle porte del paese sono entrato in una zona di coltivazioni e per poco non cado in un tout ondulè), dove al distributore di carburante c’è una lunga fila (è la norma) di auto in attesa di rifornire, passiamo davanti a tutti, poca benzina (paghiamo noi e non vogliamo regalare soldi al gruppo successivo) e poi via per gli ultimi 30 km. di asfalto per Fjeij dove arriviamo alle 13, fine del viaggio, percorsi con la mia Husqvarna TE 510 enduro N° 8, km. 1250…, doccia, butto maglietta e calzettoni, rifaccio la sacca con difficoltà, pranzo, mancia alle guide di € 20, € 5 a Valerio e ripresi € 50 dalla quota individuale di € 100 versati all’inizio del viaggio, ore 16 arrivano i due pulmini bianchi che ci porteranno all’aeroporto di Sebha, carichiamo i bagagli, partiamo e alle 18,30 eravamo all’aeroporto, subito check-in e poi attesa per il volo per Tripoli che partirà alle 22,00. Cena nel chiosco nei giardini dell’aeroporto, chiacchieriamo con la ragazza libica che parla perfettamente l’italiano e alle 24,00 partiamo con due ore di ritardo per Tripoli dove arriviamo alle 2,00 (ore 1.00 Italia). Sabato 1 novembre. Arriviamo alle ore 2.00 (ore 1.00 Italia) a Tripoli, alle sette dovremmo fare il check-in per Milano Malpensa, alcuni vanno in albergo a dormire, altri fra i quali il sottoscritto rimaniamo in aeroporto, dove ci sistemiamo in un angolo per dormire sulle panche (intervento della polizia per vietarci di dormire accampati per terra), alle 10 (ore 9.00 Italia) partiamo da Tripoli e alle 12 (ore 11 Libia) siamo a Milano Malpensa, ritiriamo i bagagli salutiamo tutti i ragazzi, ritiro con Enrico “tu ve ri” la Smart al parcheggio, alle 13 lascio Tuveri a Linate e alle 14 giungo a Piacenza. - Valerio Alessandri, Marina di Grosseto, meccanico moto; - Fabrizio Losi. Carpi (MO), bancario, “gonna R.F”.; - Mario Bona, Savona, impianti allarme, “mela”, “scintilla”; - Stefano D’Andrea, Savona, “fisioterapista”, “Harley”, “cerotto”; - Alberto Faucci, Savona, “16/9”; - Massimiliano Gabbiani, Prato, avvocato, capogruppo, “avvocato comunista”; - Filippo Martini, Prato, autogrù, campione ballo bugy atletico,” il toro”; - Paolo Scarpelli, Prato, carrozziere; - Lamberto Frescobaldi, Firenze, wine bar, “lambo”; - Peppino Balduino, Firenze, compressori, “l’imprevedibile”; - Stefano Battaglia, Vicenza, “art design” di location, ex pilota moto; - Piero Agostini, Vicenza, commercialista, “Ago”; - Franco Bertagnin, Vicenza, oculista; - Enrico Capra, Vicenza, “voce da Zelig”; - Marco Bocchese, Vicenza, sartoria e altro, “il Sarto di Panama”; - Marco Varini, Brescia, “varenne”; - Enrico Tuveri, Cagliari, “tu ve ri”; - Stefano Zanetti, Piacenza, “gnocco fritto e culatello con 2 riccioli di burro”. |