"Indianata" la via del bronzo , 10 febbraio 2008

Partecipanti : Antonello, Stefano"X", Bruno"XT", Giorgio, Giuseppe, Giuseppe "Peppe", Toto, Sergio, ed Antonio.



Report (By BrunoXT)
Uscita del 10.02.2008
"Indianata"


Tutto ha inizio al mattino verso le nove, quando mi reco a casa di Stefano per proseguire insieme verso l'appuntamento sulla SS.554 (bivio Sinnai) punto di raccolta degli Abusivi e Maniaci (Indiani).)
Una prima indecisione dettata dal forte torcicollo con annessa cervicalgia stava per trattenermi dall'uscire, poi è prevalso l'istinto avventuriero dell'Africano eradicato a convincermi e...
Via!
Con "L'AbuXivo" siamo arrivati per primi ma non abbiamo dovuto attendere molto perchè arrivassero tutti quanti.)
L'arrivo trionfale lo ha fatto L'Indiano Giuseppe-seduto che ha sfoggiato un DRZ equipaggiato a D.O.C. Per una mini Paris-Dakar!
(doppia bomboletta di fast sui parafanghi, doppie tanichette di benzina "Ottanata" di scorta ecc.)
Ha subito messo in chiaro le cose minacciando di morte al Totem i fotografi giapponesi... (che per vendicarsi gli venderanno a caro prezzo le foto migliori).



Un nutrito plotone di Polverosi – Abusivi e Maniaci motociclisti, così composto:
AbuXivo, Giorgenne, Indiano, Peppema, Antonangius, Danilo, BrunoXT, Toto e Antonio (meccanico BMV) ha preso il via per le sterrate da Sinnai di cui una parte è rientrata a Cagliari da San Vito e l'altra (boh... lo reporteranno loro) ci siamo divisi nello sconfinato deserto di Perdas de Fogu.)
Da Sinnai su per le sterrate della motocavalcata del Centauro, contornando il Serpeddi sulla sx. poi su in cresta sino ad incontrare i cartelli della via dell'Argento ecc. poi giù per la vallata e risalita all'altezza dei Graniti Rosa poco prima dell'asfalto per Monte Genis – Nii e s'Achili.
Il bellicosissimo "Giuseppe-Seduto", nell'arco della giornata, si è esibito in tre cadute delle quali ho potuto ammirarne una sola. "Peppema" (emulo di Icaro) ha cercato invano di decollare dimenticandosi però il Parapendio a casa!
Una giornata schietta e solare, un po' freddina di primo mattino ed in serata, ma gradevole durante le ore centrali ci ha regalato emozioni vere, paesaggi magnifici e sudore e polvere come si addice ad ogni buon Polveroso.)
Dall'asfalto che dai Graniti Rosa porta a Villasalto ci siamo infilati nuovamente in sterrata poco dopo il bivio usuale per Monte Genis, larga e scorrevolissima per un bel tratto sino a lasciarla per una deviazione sulla dx. in favore di un viottolo che sbuca su di una radurina verde dove abbiamo fatto una breve sosta prima di attaccare un fantastico Single Track con dirupo costante sulla sx.
Alcuni tratti impegnativi hanno visto all'opera parte dei Polverosi addetti al recupero "Ferri" (onde evitarne il precipitare inesorabilmente a valle!). Il primo a pagare pegno è stato l'Indiano e a seguire Peppema e Antonangius.



Il sottoscritto non ha avuto a soffrire degli ardui ed incerti stretti passaggi, per fortuna, il fido XT si è rivelato, come sempre del resto, un compagno affidabile e sicuro (quasi va da se) tanto da meritarsi in pieno l'appellativo di "Land Rover a due ruote".




Verso la fine dell'estenuante Single Track abbiamo trovato Sergio "Highlander" che ci aspettava provenendo da Villasimius.)
Usciti dal Single siamo sbucati in un sentiero che portava al fiume e li, finalmente, sosta pranzo.




Antonello ha sistemato la forcella che si era un po' attorcigliata con la caduta, l'Indiano con Danilo e il Mecca sono partiti per una breve esplorazione ma un Toro? Bue? Vacca? Di colore rosso li ha fatti desistere...
Ripartiti abbiamo poi riguadagnato l'asfalto della San Vito – Ballao per ricalcare le orme della Motocavalcata del Sud-Est dello scorso marzo 2007. Stupendi panorami, saliscendi lungo i costoni fino a sbucare al bivio per Perdas De Fogu. Qui ci siamo divisi, io smaniavo causa torcicollo e con Sergio, Antonello e Toto siamo rientrati su San Vito. Il resto della Tribù capeggiata dall'Indiano Giuseppe-Setziu (seduto) si è allontanata in direzione Perdas.




Giunti a San Vito e avvistato un Tabacchino ho prontamente parcheggiato il Fido XT e di ritorno con le sigarette... ARGH! Uno scriteriato pensionato con la panda ha fatto retromarcia e... POVERO XT! Leva del freno ant. Spezzata e manopola gas che non ritorna... Un'intera giornata in moto senza neppure fare un graffietto all'XT e fiero di rientrare a casa con la moto in ordine ecco che arriva il Cornuto di turno e spezza l'incantesimo.
Credo vi siate accorti che solitamente non uso epiteti volgarmente coloriti, al massimo sfodero un "Porca paletta" ma... Ieri sera di termini volgari ne ho sparato una raffica da far impallidire una tenutaria di case chiuse.

Insomma a parte l'ultimo spiacevole atto, la giornata è stata splendida, goduta appieno ed in ottima compagnia.
Grazie a tutti ed alla prossima.
Ciao, BrunoXT (Africano).

P.S.
Il Titolo "Indianata" sta per un'uscita da indiani... ovvero una cosa strana.




Scrive Antonello:

A differenza di Bruno devo ancora guardarmi la traccia per capire dove sono passato, visto che quando vado al seguito… seguo e basta, compresa l'iniziale piccola variante hard di un ospite polveroso, il prode Antonio, supermeccanico di una nota azienda tedesca di auto e moto in sella a una Husky. Polvere tanta, ma anche viscido !#?!
Comunque il giro era bello e vario, con l'ottima guida di Giuseppe l'Indiano nella prima parte.
All'ultimo momento nello zaino ci ho infilato anche una corda da traino: beh ho corso il rischio di doverla usare nel lungo sentiero sull'orlo del dirupo prima di arrivare al primo guado. Un percorso non difficile ma infido, se è vero che pochi giorni prima (a quanto raccontano i locali) una moto è carambolata a valle. A parte i miei limiti (c'è sempre da imparare!) ho sperimentato quelli della gomma posteriore, ottima ma con un noto tallone d'Achille nel viscido: dove i vari Metzeler Six Days ecc. passavano abbastanza tranquilli vedevo che invece la mia scivolava di lato oppure sgommava. Per due volte, in punti facili, mi ha abbandonato senza salutare buttandomi faccia a terra anche bruscamente (tanto da dover rimettere in asse la forcella nella pausa pranzo). E' il limite delle gomme tipo desert (MT 18 HD nel mio caso) con tasselli duri e carcassa rigida che non copia il terreno. Il sentiero era inclinato verso il dirupo, quindi scartare col posteriore significava finire con la ruota oltre il vuoto come puntualmente successo: da non andarci soli! Comunque grazie ai malcapitati che seguivano (Peppema, Danilo, Toto, Giorgio…) abbiamo recuperato il posteriore dal baratro unendo le forze in 3 o 4 per volta.

Altri potranno raccontare ulteriori "numeri" a cui non ho assistito:
ad esempio mi hanno detto che Giuseppe l'Indiano ha sperimentato una nuova tecnica di esplorazione mandando in avanscoperta la moto a motore acceso senza pilota (roba da tecnologie spaziali).

Dopo pranzo è stata tentata una staffetta delle guide dall'Indiano all'AbuXivo, solo che il testimone è caduto per terra: io ero nel secondo gruppo con l'Indiano, che coerente col nome è tornato sulle sue tracce... abbiamo guadato e riguadato il fiume prima di trovare i pezzi dell'elastico rotto. La giustificazione di Sergio (in coda al primo gruppo) è stata quella classica, detta con l'innocenza di un bambino: pensavo che sapeste dove stavamo andando. Si ma per andare dove dobbiamo andare di dove dobbiamo passare?

Il resto del percorso era ancora più divertente, con guado profondo e una bella salita rocciosa prima che ci dividessimo: i più su asfalto a Predasdefogu, Bruno (acciaccato da dolorini), Sergio, Toto e il sottoscritto su sterrati verso San Vito, dove la sfortuna si è accanita con Bruno che si era fermato a prendere le sigarette (te l'ho detto che il fumo fa male! :-D). Uno di quei vecchietti micidiali che si trovano nei paesini ("non vedo-non sento-non so" ), alla guida di una Panda con vetri sporchi, ha abbattuto in retromarcia il povero XT:
urla iniziali di Bruno, poi calmatosi per disperazione quando il vecchietto zoppicante è sceso: moto? Quale moto, c'era una moto? Ah...
eccola, ma l'ha messa dietro l'auto?

Comunque inconvenienti a parte un gran bel giro. A la procheme.

Antonello



Scrive Giuseppe:

Purtroppo non ho il tempo di fare un report come si deve, ma mi sembra che quelli di Bruno e Antonello vadano già benissimo, aggiungo solo pochi commenti e poi magari bisognerà dire qualcosa sulla seconda parte del giro, a cui non hanno partecipato. Prima di tutto ringrazio tutti i partecipanti per lo splendido giro e l’ottima compagnia ed in particolare l’Abusivo che ci ha guidato con maestria per tutto il percorso e poi mi scuso se sono stato asfissiante, ma quando si riesce ad uscire raramente si vorrebbe fare più di tutto.



Risponde Sergio:

Stà a vedere che la colpa è mia che mi sono aggregato a metà strada.

1) durante la sosta pranzo ho esposto le due possibilità a Stefano e gli altri(che erano attenti)di andare sù verso Villasalto per poi ributtarci verso s'acqua callenti/387 su uno sterratone oppure giù per il guado solita strada .Risposta: niente sterratone !

2) sapendo che dietro c'era l'indiano, organizzatore del giro,non mi sono preoccupato ( per una volta che non sono io a farlo)

3) raggiunto Stefano abbiamo visto gli altri uscire a manetta senza preoccuparsi del bivio e puntare in direzione opposta(poi abbiamo saputo che Antonio è partito per primo e gli altri gli si sono fiondati dietro all'inseguimento )ed allora che è stato deciso,non da me, di proseguire,pensando che sarebbero riscesi per lo sterratone di cui sopra

4) Bruno è testimone di quante volte ho provato a chiamare l'indiano che vedevo fermo all'inizio dello sterratone.

5) raggiunti Stefano e company alla 387, insieme a peppema, gli siamo andati incontro, ma dopo alcuni kilometri, non avendoli incontrati, siamo riscesi .

Non ho mai lasciato nessuno dietro sapendo che non conosceva la strada,e quindi scusatemi se mi sono candidamente distratto come un bambino e sono partito senza pensieri (per una volta)
Detto questo per onor di organizzatore di Motocavalcate con un pò di partecipanti in più di cui preoccuparmi,ieri è andato tutto benissimo ,la compagnia è sempre ottima la passione forte e questo è ciò che conta di più.

Un saluto a tutti ed arrivederci alla prossima sempre molto volentieri .
Sergio highlander

manetta in direzione opposta




Scrive Danilo:

Poco da aggiungere. Programma ambizioso almeno in relazione al tempo. Ogni uscita ha le sue peculiarità tali da renderla comunque un esperienza che mi permette di dire "io c'ero".
Giusto un appunto, mi è piaciuta la sgroppatona sul poligono di "Pietre di Fuoco" sempre in piedi sulla moto a una media di 70 kmh mirando un suggestivo paesaggio. Simpatica anche la sosta al bar del paese con la giovane barista che aveva tre tette e vendeva abnormi fette di torte, apprezzate dai polverosi, merito dell'aria del posto ? MAH!
Per la cronaca alcuni di noi (Stefano, Giorgio, Antonio, Peppema, Danilo) si sono fatti anche la sosta al gerebar con tanto di pontch caldi e chiacchierata defaticante.

Grazie a tutti e .... alla prossima.

Danilo


PS
Mi manca la monte paulis classic !





per vedere tutte le foto dell'uscita :

http://picasaweb.google.it/brunofotopialbum/Uscita10022008Indianata